Il risultato delle elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia ha prodotto una serie di reazioni nel Partito Democratico, dove nelle ultime ore si registra un clima di forte entusiasmo per le vittorie nel Mezzogiorno, nonostante la sconfitta netta in Veneto. Il voto, nel suo complesso, ha determinato un sostanziale equilibrio: tre regioni vinte dal centrosinistra e tre dal centrodestra nelle ultime tornate, un quadro che non modifica gli equilibri nazionali.
In collegamento su La7, il responsabile dell’Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, ha definito il risultato «la dimostrazione che la linea unitaria sta dando frutti». Secondo Taruffi, il lavoro svolto dal Pd insieme a M5S, Avs e Riformisti rappresenterebbe la conferma di un percorso politico condiviso che avrebbe contribuito ai successi in Campania e Puglia.
Taruffi ha espresso fiducia anche in vista delle prossime elezioni politiche, sostenendo che «la partita è apertissima» e che il centrosinistra, se manterrà l’unità, potrà «competere fino alla fine». Ha però riconosciuto che «non tutto è risolto» e che il percorso verso una proposta alternativa di governo richiederà ancora lavoro e coesione.
Tra i punti sottolineati dal dirigente dem figura anche il dato veneto: dalla precedente quota del 17%, la coalizione progressista sarebbe salita oltre il 30%, un risultato definito «un recupero significativo» pur nell’ambito di una sconfitta chiara. Per Taruffi, questo segnale indicherebbe che «un’alternativa politica esiste e può crescere anche nei territori più complessi».
Alle dichiarazioni di Taruffi si sono aggiunte quelle della vicepresidente della Camera, Anna Ascani, che ha commentato i risultati in Puglia e Campania parlando di «successi significativi» e di un centrosinistra «premiato dagli elettori». Ascani ha ringraziato i candidati vincitori e ha espresso apprezzamento anche per il lavoro svolto da Giovanni Manildo in Veneto.
Sulla stessa linea si è espressa Annalisa Corrado, componente della segreteria nazionale Pd ed europarlamentare, che ha letto nei risultati del Sud un «messaggio politico importante». Secondo Corrado, le due vittorie rappresenterebbero un segnale di risposta alle politiche economiche e sociali del governo nazionale, giudicate critiche dai territori meridionali.
Corrado ha inoltre sottolineato che la strategia «testardamente unitaria» promossa dalla segretaria Elly Schlein avrebbe rafforzato la percezione del Pd come forza coesa. Per la dirigente dem, anche il risultato del Veneto rappresenterebbe «un progresso rispetto alle precedenti regionali», attribuendolo al lavoro sul territorio e a una proposta politica considerata più riconoscibile dagli elettori.
L’esito del voto, interpretato dai dirigenti dem come un incoraggiamento alla costruzione di un fronte progressista ampio, viene presentato come un punto di ripartenza in vista delle elezioni politiche del 2027. La linea tracciata dalla segreteria punta a mantenere un asse stabile tra le principali forze del centrosinistra.
Pur con valutazioni differenti, dalle dichiarazioni emerge un elemento comune: il risultato elettorale viene considerato un’indicazione di competitività del centrosinistra, soprattutto dove la coalizione si presenta unita. Allo stesso tempo, il voto non ha prodotto cambiamenti sostanziali nell’assetto nazionale, lasciando aperta la sfida politica nei prossimi anni.
In attesa di analisi più approfondite e del completamento definitivo dello spoglio, il quadro politico conferma una realtà complessa e articolata: il centrosinistra registra successi locali rilevanti, il centrodestra mantiene posizioni forti, e nessuno dei due poli sembra aver ottenuto uno spostamento decisivo degli equilibri generali.