
Si erano allontanati da soli nella notte nel parco di Tor Tre Teste, per trascorrere in auto qualche momento in intimità. Ma, invece di vivere istanti felici, una giovane coppia, lui 24 anni, lei da poco maggiorenne, entrambi italiani, si è trovata a vivere un incubo. Tre uomini marocchini hanno strappato la ragazza dalle braccia del fidanzato, tirandola fuori dall’auto, e uno di loro l’ha violentata, mentre gli altri trattenevano con la forza il giovane costringendolo ad assistere. Il dramma risale allo scorso 25 ottobre, e ora gli aggressori sono stati arrestati con una duplice accusa: violenza sessuale di gruppo e rapina.
Uno dei tre è stato arrestato a Venezia due giorni fa. Gli altri due indagati, invece, sono stati arrestati il 28 ottobre, poche ore dopo l’aggressione, grazie alle indicazioni della coppia ma la notizia è stata tenuta riservata.
I due giovani avevano presentato subito denuncia alla polizia e rimane il sospetto che il gruppo di aggressori potesse essere composto da cinque persone. Su questo punto, infatti, le indagini della Squadra mobile di Roma sono tuttora in corso. In realtà, le testimonianze dei due fidanzati sulla ricostruzione del numero di persone è stata confusa, una conseguenza inevitabile della paura che potrebbe aver reso i loro ricordi frammentari. Non sembrano invece sussistere dubbi sul coinvolgimento dei tre arrestati.
Oltre alle parole della ragazza e del suo fidanzato, a inchiodarli ci sono le loro impronte digitali impresse sui vetri dell’auto. Uno dei finestrini della macchina è stato ritrovato in frantumi, perché il calvario ha avuto inizio con una rapina.
Quella notte del 25 ottobre la coppia decide di appartarsi in un angolo nel parco, dove stare soli. Intorno a loro, il buio. Che li fa sentire protetti, invisibili, almeno così pensano, a occhi indiscreti. Invece passano pochi minuti, quando vengono travolti da centinai di schegge di vetro. Sono quelle del finestrino della macchina. Seguono le urla dei ragazzi e i modi brutali di un gruppo di sconosciuti. Entrambi i giovani sono svestiti. Lei prova a coprirsi con un indumento. Poi grida: «Il cellulare no, non prenderlo». Uno del gruppo si accorge che la 18enne sta cercando di rivestirsi. Il ragazzo intuisce cosa sta per accadere. Ma è tardi. Prima tirano fuori lui dall’auto. Poi lei. In due trattengono con la forza il 24enne.
Mentre la sua fidanzata è nelle mani di uno tre marocchini, lui grida con tutta la forza che ha in corpo. Giura vendetta. Poi chiede pietà. La ragazza viene violentata. Chi ha trattenuto il giovane però si spaventa. Scappano tutti e tre. I due ragazzi decidono di chiedere aiuto, contattano il numero di emergenza e presentano la denuncia che porta i poliziotti subito sulle tracce di due aggressori. Poi il terzo arresto. «Ma l’indagine non è chiusa», spiega un investigatore.


