
Hanno seguito per giorni gli spostamenti della moglie e dei figli di Jamie Vardy, storico centravanti del Leicester e oggi attaccante della Cremonese. Li hanno osservati uscire dalla villa di Salò, sul lago di Garda, e hanno colto l’attimo in cui l’abitazione è rimasta vuota. È allora che una banda di tre persone è entrata in azione, riuscendo a mettere a segno un colpo dal valore stimato in circa 100mila euro.
Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero pedinato la famiglia Vardy con attenzione, studiando abitudini, orari e movimenti quotidiani. Solo quando sono stati certi che nessuno fosse in casa, hanno deciso di passare all’azione, dimostrando un piano accuratamente preparato.
La villa, una lussuosa residenza affacciata sul lago di Garda, è stata violata attraverso una finestra forzata. L’ingresso non ha destato sospetti immediati, segno che il colpo potrebbe essere stato pianificato in modo da ridurre al minimo i rischi.

Il furto è avvenuto domenica 23 novembre, mentre la Cremonese era impegnata nella partita casalinga contro la Roma. Era dunque prevedibile che Jamie Vardy fosse allo stadio e che la famiglia non fosse rientrata, circostanza che ha facilitato il piano dei malviventi.
Una volta dentro l’abitazione, i tre rapinatori hanno rovistato nelle stanze e nelle aree più sensibili della casa, concentrandosi soprattutto su oggetti di valore facilmente trasportabili. In pochi minuti sono riusciti a raccogliere il bottino e a fuggire senza lasciare tracce evidenti.
Tra la refurtiva ci sarebbero contanti, orologi di pregio e gioielli, per un ammontare complessivo valutato dagli investigatori in circa centomila euro. Gli oggetti sottratti sarebbero stati selezionati con cura, circostanza che fa pensare a una banda esperta.
Appena rientrata, la famiglia avrebbe notato il caos lasciato dai ladri e avrebbe immediatamente allertato le forze dell’ordine. Il sopralluogo ha confermato l’effrazione e il modus operandi tipico dei furti in abitazioni di lusso.
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, che stanno analizzando le immagini di videosorveglianza della zona e incrociando i dati relativi ai movimenti sospetti registrati nei giorni precedenti. Per ora non è stato identificato alcun responsabile.
Gli investigatori ritengono che si tratti di una banda organizzata e ben informata, in grado di muoversi rapidamente e di scegliere con precisione il momento giusto per colpire. Le indagini proseguono senza sosta per risalire agli autori del furto e tentare di recuperare il bottino.


