Vai al contenuto

Zaia acclamato al K3 di Villorba: “Presidente” per la folla, 203mila preferenze e una frecciatina al veto sul terzo mandato

Pubblicato: 25/11/2025 16:00

Quando Luca Zaia entra al K3 di Fontane di Villorba, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni: strette di mano, pacche sulle spalle, applausi e un coro spontaneo di «ciao pres» che continua a seguirlo passo dopo passo. Anche se il nuovo presidente del Veneto è Alberto Stefani, è evidente che l’appellativo accanto al nome di Zaia resterà vivo ancora a lungo nella base leghista.

Sul suo futuro, Zaia non si sbilancia: «Resterò in consiglio, quello che farò lo so solo io e lo dirò piano piano». Nell’elenco degli incarichi che gli sono stati attribuiti nel tempo – «sindaco di Venezia, presidente dell’Eni, presidente del consiglio regionale, deputato…» – non lascia trapelare alcuna scelta imminente.

La Lega trevigiana festeggia: boom di preferenze

L’euforia è palpabile nella Lega trevigiana, dove il Carroccio ha raggiunto il suo massimo storico, schiacciando alleati e centrosinistra. Il segretario provinciale Dimitri Coin ringrazia militanti e candidati, ma il palcoscenico è tutto di Zaia, ancora una volta “campione di preferenze”.

Rispolverando i cartelli bianchi dei giorni delle conferenze stampa sul Covid, Zaia sventola il suo nuovo record: 203.054 preferenze.

Sulla composizione della prossima giunta, è netto: «Deciderà Stefani. Io non mi sono occupato dell’accordo, è giusto che disponga come meglio crede». In Consiglio regionale, però, ricorda che «là i numeri sono a nostro favore».

“Non sono in gara con Vannacci”

Zaia allontana ogni confronto con Roberto Vannacci, che alle Europee aveva raccolto 72mila preferenze: «Non è il mio benchmark, non ho bisogno di misurazioni. E poi i vice segretari della Lega sono quattro, non solo uno».

Non manca una citazione storica, paragonando scherzosamente il suo risultato ai “100mila soldati” di Napoleone.

La stoccata sul terzo mandato

Quello del terzo mandato resta il tema più delicato per Zaia: «Nel mio risultato elettorale vedo un apprezzamento, ma anche una contestazione popolare al veto sul mio nome».

E conclude con un messaggio al Parlamento:
«La legge che vieta il terzo mandato a presidenti di Regione e sindaci con elezione diretta è sbagliata. Spero venga rivista quanto prima».

Acclamato dalla base e forte del successo personale, Zaia resta così uno dei protagonisti indiscussi della politica veneta, anche fuori dal ruolo di presidente.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure