
Può davvero il parco privato più amato dalla famiglia reale trasformarsi in un luogo a rischio per i migliori amici dell’uomo? Nella sconfinata tenuta di Re Carlo III, tra boschi e sentieri perfetti per le passeggiate con i cani, è comparso un avviso che invita alla prudenza in autunno. Il gigantesco parco di Sandringham, nel Norfolk, non è solo il buen retiro del sovrano, ma anche un country park aperto al pubblico tutto l’anno, ora finito sotto i riflettori per una misteriosa malattia che colpirebbe i quattro zampe dopo le passeggiate nel bosco.
A far scattare l’allarme è stato il team che cura i giardini di Sandringham Estate, con un post social diretto ai visitatori: “Si prega di notare che l’autunno è la stagione in cui in passato sono stati riscontrati casi di malattia stagionale canina (Sci) a Sandringham. I sintomi principali della malattia sono vomito, diarrea e stanchezza entro 72 ore dall’ingresso in nella zona boschiva. Se sospettate che il vostro cane abbia la Sci contattate il veterinario il prima possibile”. Una comunicazione che ha fatto rapidamente il giro del web, alimentando i timori dei proprietari di cani.

La nuova insidia per i cani nel regno verde di Carlo
Sul sito dell’Animal Trust la malattia stagionale canina viene definita “una condizione rara ma grave che può colpire cani di qualsiasi età o razza, in genere durante i mesi autunnali”. E ancora: “Si sviluppa rapidamente e può essere pericolosa per la vita, con sintomi che a volte peggiorano nel giro di poche ore. La causa esatta della malattia stagionale canina è sconosciuta. Alcuni cani colpiti hanno recentemente passeggiato in zone boschive e c’è preoccupazione per gli acari della polvere, sebbene siano state suggerite altre teorie come l’esposizione ad alghe o a prodotti chimici agricoli”. Insomma, una Sci rara ma seria, su cui la scienza non ha ancora trovato risposte definitive.
L’allerta arriva mentre sulla tenuta reale infuria un’altra polemica: il progetto di un enorme bacino di letame liquido capace di contenere milioni di litri di reflui agricoli, non lontano dalla residenza di campagna di William e Kate. Un’idea pensata per rendere più sostenibili le attività dell’organic farm di Sandringham, ma che sta facendo discutere per il rischio odori e l’impatto su un’area che per decenni è stata il volto bucolico della monarchia. Ora, tra il mega lago di liquami e la malattia stagionale che colpisce i cani nei boschi, l’immagine di paradiso rurale del regno di Carlo scricchiola.

Sandringham House resta nel cuore della famiglia reale e dei visitatori
Eppure Sandringham House resta il cuore affettivo della casa reale. È la dimora privata dove i Windsor si ritrovano per il Natale, per gli inverni lontani da Londra e per gli anniversari più intimi: qui morirono Giorgio V e Giorgio VI, qui la regina Elisabetta II tornava ogni anno per ricordare il padre, trasformando il luogo in un santuario personale. La tenuta, circa 8.000 ettari di parco e boschi dentro un’area complessiva di oltre 20.000 acri, è da sempre meta di migliaia di visitatori e di famiglie con bambini e cani al seguito.
L’attuale Sandringham House, in mattoni rossi e stile giacobino, è il risultato di ampliamenti ottocenteschi e di ristrutturazioni dopo un incendio, più amata per il suo valore simbolico che per l’architettura in sé. All’interno conserva ambienti ottocenteschi con colori tenui, stucchi, pavimenti in legno e specchi pensati per moltiplicare la luce naturale. Fuori, giardini, boschi e sentieri continuano ad attirare chi cerca un frammento della vita dei reali. Ma l’avviso sulla malattia stagionale canina ricorda che anche il parco più iconico del Regno Unito nasconde insidie: per i quattro zampe il consiglio è uno solo, in autunno, meglio occhi aperti e veterinario a portata di mano.


