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Shock nella chiesa italiana, picchia il prete mentre… Il video sconcertante

Pubblicato: 27/11/2025 09:06

Un pomeriggio di quiete nella basilica di San Giovanni Battista a Imperia Oneglia si è trasformato in un caso destinato a far discutere ben oltre i confini cittadini. Il parroco Alessandro Ferrua è stato infatti aggredito da un uomo di origine straniera che il sacerdote aveva appena invitato a spegnere la sigaretta accesa all’interno del luogo di culto. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe reagito insultando il religioso e colpendolo con degli schiaffi, in una scena inattesa e improvvisa che ha lasciato sgomenti i presenti.
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Il sacerdote ha raccontato di un gesto «spropositato rispetto al rimprovero», spiegando di non sapere se l’aggressore fosse già agitato prima dell’ingresso in chiesa. L’atto violento è avvenuto intorno alle 15.30, mentre l’organista provava in vista della messa domenicale. È stato proprio in quel momento che un videoamatore, intento a riprendere le prove musicali, ha registrato inconsapevolmente anche parte dell’aggressione.

Dopo il fatto, l’uomo si è allontanato continuando a urlare e, secondo quanto riferito dal parroco, è stato successivamente fermato da una pattuglia mentre continuava a dare in escandescenze in città. Il prete ha presentato denuncia, chiudendo la parte immediata della vicenda ma non la scia di reazioni che il caso ha generato.

Le reazioni social di Azzurra Barbuto

L’episodio ha infiammato i social, dove la giornalista Azzurra Barbuto ha condiviso il video rilanciando critiche durissime. Le sue parole sono diventate il fulcro del dibattito online, trasformando l’aggressione in uno dei temi più discussi delle ultime ore. Barbuto ha ricostruito l’accaduto dichiarando: «Nel pomeriggio di sabato 22 novembre, all’interno della Basilica di San Giovanni Battista di Imperia, il parroco Alessandro Ferrua ha subito un’aggressione da parte di un immigrato. Mentre il sacerdote lo invitava a smettere di fumare dentro la chiesa, l’uomo lo ha insultato e schiaffeggiato e ha minacciato anche una donna presente».

Il suo commento, incentrato sul valore simbolico dei luoghi di culto, ha accentuato il carattere emotivo della discussione. «Nei luoghi di culto, simbolo della nostra tradizione e dei nostri valori, non può esserci spazio per atti di questo tipo», ha scritto la giornalista, affermando con forza che l’episodio rappresenta «l’ennesimo sfregio alla nostra religione, alla nostra Nazione, alla nostra fede, a ciò che per noi è sacro».

Barbuto ha inoltre sottolineato come l’aggressione, avvenuta in un edificio religioso, costituisca una violazione non solo delle regole ma anche dell’identità collettiva: «Chi profana questi spazi viola ciò che siamo come comunità». Parole che hanno raccolto centinaia di commenti, tra chi condanna con fermezza il gesto e chi discute i temi più ampi evocati dalla giornalista.

Un dibattito acceso tra indignazione e simboli

La diffusione del video ha amplificato la tensione, trasformando il caso in un terreno di confronto sull’inviolabilità dei luoghi sacri e sul comportamento all’interno degli spazi religiosi. Le frasi di Barbuto, rilanciate e citate da numerosi utenti, sono diventate la chiave interpretativa attraverso cui molti hanno letto l’intera vicenda.

Il centro della polemica non riguarda solo l’aggressione in sé, già grave per modalità e contesto, ma l’idea che un luogo percepito come simbolo dei valori della comunità possa diventare teatro di comportamenti giudicati irrispettosi. Le parole della giornalista hanno contribuito a incanalare il dibattito verso questa dimensione, con una forte enfasi sull’identità religiosa e culturale.

Intanto, mentre l’eco social continua, resta il gesto contro il parroco Ferrua, definito dallo stesso sacerdote come un atto che «si commenta da solo», e resta la denuncia già presentata alle autorità. Ma soprattutto resta una comunità scossa, che vede nell’episodio un ulteriore motivo di riflessione su convivenza, rispetto e percezione della sacralità.

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