
L’influenza continua a correre e la curva dei contagi torna a salire. Secondo i dati preliminari della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità, nella settimana 16-23 novembre 2025 l’incidenza delle infezioni respiratorie acute ha toccato 8,96 casi ogni mille assistiti, rispetto ai 7,91 dei sette giorni precedenti. Un rialzo atteso per l’autunno, ma che segna l’avvio della stagione influenzale.
Il sistema di sorveglianza, che monitora influenza e altri virus respiratori tramite la rete dei medici sentinella, restituisce un quadro di intensificazione dei casi. In pochi giorni l’incidenza è cresciuta nelle diverse regioni e coinvolge tutte le fasce d’età. Gli esperti dell’Iss ricordano che la circolazione virale tende a consolidarsi tra la fine di novembre e l’inizio dell’inverno, favorita dalla permanenza prolungata in ambienti chiusi.

Bambini piccoli i più esposti
I dati mettono in evidenza la fascia più fragile: i bambini tra 0 e 4 anni. In questo gruppo si registrano 29 casi ogni mille assistiti, un valore superiore rispetto al resto della popolazione. Nello stesso intervallo i laboratori della rete RespiVirNet hanno analizzato 1.706 campioni clinici, di cui 214, pari al 12,5%, sono risultati positivi al virus influenzale, in crescita rispetto all’11,2% della settimana precedente.
A interpretare questi segnali è il virologo Fabrizio Pregliasco, che conferma come la stagione influenzale stia entrando nel vivo. Secondo le sue stime, nell’ultima settimana monitorata si sono verificati tra 500mila e 600mila casi di infezioni respiratorie acute. L’incremento maggiore riguarda i più piccoli, da sempre più vulnerabili ai virus respiratori e spesso veicolo di contagio per famiglie e scuole.

Il richiamo sui vaccini anti-Covid “anche se fuori moda”
Pregliasco, come scrive “Adnkronos”, sottolinea che le basse temperature dei prossimi giorni potranno favorire la diffusione dei virus. “Le autorità europee, dall’Ecdc all’Oms, segnalano un aumento anticipato dei casi in diversi Paesi”, ricorda l’esperto, evidenziando come il quadro italiano si inserisca in una tendenza più ampia a livello continentale. Per questo motivo invita a non abbassare la guardia mentre la curva dei contagi accelera.
Il virologo ribadisce la necessità di potenziare le campagne di vaccinazione antinfluenzale e richiama soprattutto le persone più fragili: anziani, malati cronici e bambini piccoli. La protezione raccomandata riguarda sia l’influenza sia il Covid, con un richiamo contro il virus Sars-CoV-2 che, sottolinea Pregliasco, è ormai “tristemente fuori moda”. Una disattenzione che rischia di tradursi in più complicanze nei prossimi mesi.


