
Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Rosario Masciulli, ha annunciato una possibile svolta nel caso della famiglia nel bosco, rivelando che Nathan Trevallion ha visionato un nuovo casolare messo a disposizione da un imprenditore locale. La soluzione, ha spiegato, sarebbe perfettamente in linea con la filosofia di vita dei coniugi.
Masciulli ha espresso ottimismo sul fatto che questo primo passo possa portare al tanto atteso ricongiungimento familiare con i tre figli della coppia, di 6 e 8 anni, allontanati a causa delle condizioni abitative giudicate inadeguate.
Durante la puntata del 28 novembre di Storie Italiane su Rai1, il sindaco è intervenuto definendosi “felicissimo” per il cambiamento di atteggiamento dei genitori, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, ora più disponibili a collaborare con le istituzioni.

Secondo il primo cittadino, questa nuova apertura potrebbe agevolare la risoluzione delle criticità evidenziate dal magistrato e accelerare il percorso verso il ritorno dei bambini in famiglia. La coppia, afferma, avrebbe riflettuto a lungo sulle proposte ricevute.
Elemento centrale di questa evoluzione è la consapevolezza che il primo passo necessario resta quello di garantire un alloggio sicuro per tutta la famiglia. Da qui l’interesse verso il casolare proposto, indicato come possibile soluzione abitativa stabile.
Il sindaco ha raccontato che Trevallion ha visitato il casolare, situato in una zona di campagna, con ampi spazi esterni e una sorgente nelle vicinanze: un ambiente ritenuto ideale e coerente con il loro stile di vita. L’imprenditore proprietario avrebbe confermato l’apprezzamento di Nathan per la struttura.

Masciulli si è detto fiducioso, spiegando che Trevallion tornerà per un sopralluogo più approfondito. Se l’ipotesi dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe un passaggio fondamentale verso la risoluzione del caso della famiglia nel bosco.
Parallelamente, il 27 novembre i coniugi hanno diffuso una lettera tramite i nuovi legali, Marco Femminella e Danila Solinas, annunciando un cambio di strategia e spiegando le ragioni della revoca del mandato al precedente avvocato. Al centro delle loro decisioni, ribadiscono, c’è sempre il benessere dei figli.
Nella lettera, i genitori riconoscono le difficoltà linguistiche che hanno ostacolato la comprensione del procedimento giudiziario e aprono al dialogo con le istituzioni, affermando di non vederle come un antagonista ma come un soggetto che, come loro, ha come obiettivo la tutela dei bambini.


