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“Non lo farò più… Fino a Natale!”. Giorgia Meloni spiazza tutti

Pubblicato: 01/12/2025 08:56

Durante gli incontri pubblici che hanno accompagnato la chiusura della campagna elettorale del futuro governatore Alberto Stefani, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha spiazzato i presenti annunciando una rinuncia personale che pochi si sarebbero aspettati. Nel corso dei tradizionali brindisi, la premier ha infatti rifiutato vino, birra e il suo amato spritz, spiegando con naturalezza: “Niente alcolici, ho fatto un fioretto”. Una scelta che resterà in vigore fino alla settimana precedente al 25 dicembre, un periodo scelto come segno di devozione in vista delle festività natalizie.
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Secondo quanto riportato, Meloni ha preso la decisione di praticare questa forma di astinenza nel mese che precede il Natale, inserendola tra le sue abitudini spirituali. Il gesto ha destato curiosità tra gli esponenti politici e tra i partecipanti agli eventi pubblici, che non si aspettavano un simile annuncio nel pieno di un clima elettorale generalmente conviviale.

Il valore del fioretto per la premier

Il fioretto, un atto di rinuncia volontaria associato alla tradizione religiosa, non rappresenta per Meloni un’usanza del passato. La premier, nota per la sua profonda fede, considera questo tipo di gesto come parte integrante del proprio percorso spirituale, al punto da praticarlo abitualmente in momenti particolari dell’anno. Tra questi, la Quaresima e il mese di maggio, dedicato alla devozione mariana.

Questa volta, però, la scelta è caduta anche sul periodo pre-natalizio, un momento che la premier ha deciso di vivere con un impegno personale ulteriore, rinunciando agli alcolici fino agli scambi di auguri che precedono la pausa delle attività istituzionali. Una decisione che molti osservatori hanno interpretato come una scelta intima, legata alla sfera privata della presidente del Consiglio.

Il riserbo sulle motivazioni profonde

Nonostante la curiosità suscitata dal fioretto, intorno alla premier regna il massimo riserbo sulle motivazioni spirituali o sulle intenzioni che accompagnano questa rinuncia. Chi la affianca quotidianamente non lascia filtrare nulla riguardo all’eventuale “richiesta” associata al sacrificio. È noto, infatti, che nella tradizione credente il fioretto viene talvolta collegato a una preghiera, a un desiderio o a un’intenzione personale. Ma in questo caso, nessuna voce interna si è sbilanciata, mantenendo un confine netto tra pubblico e privato.

L’episodio ha comunque catturato l’attenzione soprattutto perché avvenuto in un contesto informale, durante quegli stessi momenti conviviali che solitamente favoriscono scambi più distesi e in cui la premier non ha mai nascosto di gradire un cocktail o un bicchiere di vino.

Il paragone con i “sacrifici” di Berlusconi

Il gesto di Meloni richiama alla memoria alcune dichiarazioni del compianto Silvio Berlusconi, che più volte aveva raccontato di aver praticato personali rinunce in nome della devozione. In una nota intervista, l’ex presidente del Consiglio spiegò di essersi privato del fumo, del gioco e perfino del ballo, presentandoli come atti di fede compiuti in momenti delicati della propria vita o per sostenere persone a lui care.

Il confronto nasce spontaneo: due figure politiche diverse, ma entrambe legate a una dimensione spirituale che di tanto in tanto si intreccia con la vita pubblica. E se Berlusconi aveva raccontato le sue rinunce con toni quasi confidenziali, la scelta di Meloni appare più sobria, più silenziosa, e forse proprio per questo ancora più significativa.

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Una scelta personale che diventa fatto pubblico

La rinuncia agli alcolici non cambia il ritmo della campagna elettorale, né incide sulle attività istituzionali, ma diventa un elemento che contribuisce a delineare il profilo umano e valoriale della presidente del Consiglio. Un gesto semplice che, tuttavia, in un contesto politico complesso e costantemente sotto osservazione, assume inevitabilmente un valore pubblico.

La premier proseguirà quindi il suo fioretto fino ai giorni che precedono il Natale, mantenendo la scelta con la discrezione che la contraddistingue quando si tratta della sua vita privata. E intorno a questa decisione continuerà probabilmente a regnare lo stesso silenzio rispettoso che accompagna ogni gesto compiuto nel nome della devozione personale.

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