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Italia, barbecue finisce in dramma: “Carbonella in casa, poi…”. Tutti giovani

Pubblicato: 01/12/2025 11:02

In alcuni contesti domestici, soprattutto quando si cerca di creare un ambiente più confortevole durante la stagione fredda, può capitare che vengano adottate soluzioni improvvisate e potenzialmente rischiose. L’uso di bracieri o fonti di calore non adatte agli spazi chiusi, infatti, rappresenta una delle cause più frequenti di intossicazione da monossido di carbonio, un gas inodore e altamente pericoloso. Episodi simili mostrano quanto sia fondamentale conoscere i rischi legati alla combustione in ambienti privi di adeguato ricambio d’aria.

Le conseguenze possono manifestarsi rapidamente: mal di testa, nausea, confusione fino alla perdita di coscienza. È per questo che la tempestività nei soccorsi e l’intervento di strutture attrezzate, come i centri con camera iperbarica, risultano decisivi nel trattamento delle persone esposte a livelli elevati di monossido.

Intossicati da monossido dopo un barbecue: sei giovani in ospedale a Fabbrico

L’episodio si è verificato in Emilia-Romagna, a Fabbrico, nella Bassa Reggiana, dove sei giovani di origine indiana – tutti tra i 23 e i 26 anni – sono rimasti intossicati da monossido di carbonio all’interno di una abitazione privata. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, la serata era iniziata con un barbecue all’esterno dell’abitazione. Terminata la cena, la carbonella ancora calda è stata portata all’interno della casa con l’intento di riscaldare l’ambiente, senza rendersi conto del rischio.

Le esalazioni sprigionate dal materiale combusto hanno saturato rapidamente l’aria, causando un’intossicazione che si è manifestata nel giro di pochi minuti. L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte, quando un 58enne, padre di uno dei ragazzi presenti, ha richiesto immediatamente aiuto.

Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco di Luzzara, i sanitari del 118 e i carabinieri di Campagnola. I sei giovani sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla, dove sono state effettuate le prime valutazioni cliniche. Considerati i livelli di esposizione al monossido, cinque di loro sono stati trasferiti all’ospedale di Fidenza per essere sottoposti a trattamento in camera iperbarica, procedura fondamentale per accelerare lo smaltimento del gas dal sangue e ridurre il rischio di complicazioni.

Condizioni stabili e nessun pericolo di vita

Fortunatamente, secondo quanto riferito dai sanitari, nessuno dei sei giovani è in pericolo di vita. Le loro condizioni restano monitorate, ma la rapidità con cui è stato lanciato l’allarme ha permesso un intervento efficace che ha verosimilmente evitato conseguenze ben più gravi.

Le autorità, intanto, ricordano ancora una volta l’importanza di non utilizzare mai bracieri, barbecue o carbonella in spazi chiusi, poiché anche una piccola quantità di monossido può trasformare una serata tra amici in un grave rischio per la salute.

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