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Panatta in lacrime per l’amico Pietrangeli: “Ci punzecchiavamo, ma era il nostro gioco”

Pubblicato: 01/12/2025 17:57

Un velo di commozione ha avvolto lo studio di “Storie Italiane” su Rai1 quando Adriano Panatta ha ricordato Nicola Pietrangeli, scomparso all’età di 92 anni. Con parole cariche di affetto e profonda nostalgia, il celebre tennista romano ha dipinto il ritratto di un amico, un mentore, un personaggio straordinario che ha lasciato un’impronta indelebile sia sul campo da tennis che nella vita di chi lo ha conosciuto.

“Nicola era il mio amico, anche se ci beccavamo ogni tanto, ma era un gioco che facevamo“, ha confidato Panatta, svelando la dinamica di un rapporto fatto di ironia tagliente, confidenza autentica e una complicità rara, capace di resistere al tempo e alle generazioni.

Un passaggio di consegne tra leggende del tennis italiano

Panatta ha ripercorso gli albori della carriera di Pietrangeli, un promettente ragazzo di 17 anni già stella del tennis al Parioli quando lui, Adriano Panatta, era appena venuto al mondo. Un passaggio di consegne quasi naturale, avvenuto senza l’ombra di una competizione aspra, ma intriso di rispetto reciproco. Questo legame li ha portati a condividere non solo indimenticabili partite e risate, ma anche vacanze e un’amicizia che ha attraversato decenni. Nicola Pietrangeli è stato un campione assoluto, capace di vincere praticamente tutto ciò che c’era da vincere, lasciando un’eredità sportiva inestimabile come uno dei più grandi tennisti italiani di sempre.

Adriano Panatta in un momento di riflessione

Il dolore segreto di un campione: la perdita del figlio Giorgino

Nel ricordo commosso di Panatta è emerso anche il lato più intimo e fragile dell’ex campione, segnato indelebilmente dalla morte del figlio Giorgino. Un evento che, come ha rivelato Panatta, aveva profondamente minato Pietrangeli, un dolore sordo che negli ultimi tempi aveva pesato sul suo umore e prosciugato le sue energie, rendendogli difficile anche le azioni più semplici.

“L’ultima volta che l’ho chiamato, pochi giorni fa, gli ho detto ‘alzati dal letto, accidenti a te‘. Lui mi diceva che non voleva alzarsi“, ha raccontato Panatta, con un misto di affetto e rimpianto. Nonostante il peso di quel dolore, Panatta ha concluso con una nota di speranza e ammirazione: Pietrangeli “ha fatto una vita bellissima“, un’esistenza ricca di trionfi, passioni e legami indissolubili.

Un addio sincero a un amico e un’icona sportiva

Un addio raccontato con la sincerità disarmante di chi ha perso non solo un amico vero, ma anche un punto di riferimento insostituibile nel panorama del tennis italiano. La voce di Panatta, rotta dall’emozione, ha reso omaggio a un’icona, un uomo che ha saputo essere campione in campo e, soprattutto, nella vita.

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