
Lorenzo Bonicelli, 23 anni, ha condiviso con il Corriere della Sera la sua toccante storia di rinascita. Dopo una drammatica caduta agli anelli durante le Universiadi, ha subito un trauma distorsivo cervicale con sublussazione della quinta vertebra, un infortunio che lo ha costretto all’immobilità.
Lorenzo Bonicelli e l’immobilità dopo l’incidente: «Mi chiedo sempre il perché di quell’errore agli anelli, e so che una risposta non l’avrò mai. La sera è dura» https://t.co/Qux9RGOkUI
— LB (@blueness04) December 1, 2025
“All’inizio non volevo vedere nessuno, solo genitori, sorelle e la mia fidanzata Lisa. Poi ho capito che avevo bisogno dei miei amici, e ora mi fa piacere vedere che il loro approccio non è cambiato”, ha raccontato il giovane atleta, rivelando la sua battaglia interiore e la forza trovata nel supporto dei suoi cari.
La dura realtà della riabilitazione al niguarda: tra speranze e notti difficili
Da oltre quattro mesi, Bonicelli è ricoverato nell’Unità spinale unipolare dell’ospedale Niguarda di Milano, dove affronta quotidianamente due intense sedute di terapia, affiancate da procedure di allettamento ed elettrostimolazione. Nonostante i progressi, il pensiero torna spesso a quel fatale momento: “Mi chiedo sempre il perché di quell’errore agli anelli, e so che una risposta non l’avrò mai. La sera è dura”.
“Sono rimasto un atleta, è la mia indole”, afferma con determinazione Lorenzo. “Dico ai terapisti: fatemi lavorare, non tenetemi in gabbia. La sera torno in camera distrutto”. Oltre al percorso clinico, l’atleta deve affrontare anche lesioni da decubito, che gli causano dolore ma che i medici definiscono fisiologiche nella sua complessa condizione.

I primi progressi e la rinascita nello sport paralimpico
Lorenzo ha già mostrato i primi, incoraggianti segnali di ripresa: “Un mese fa ho provato la carrozzina manuale, muovendomi da solo da un atrio all’altro con la forza delle braccia, nonostante non abbia l’uso delle mani. A volte scalpito, ma mi ripetono che è un percorso molto lungo”. Questi piccoli ma significativi passi alimentano la sua speranza.
La passione per lo sport, motore della sua vita, non si è mai spenta. Lorenzo ha intrapreso un nuovo e stimolante programma di introduzione allo sport paralimpico, sperimentando con entusiasmo il tiro a segno con la carabina e altre nuove discipline. “A gennaio inaugureremo la piscina nuova, non vedo l’ora. Un giorno proverò anche l’handbike, visto che le braccia sono la mia forza”, racconta, proiettandosi già verso nuove sfide.
Il sogno paralimpico: una testimonianza di forza e coraggio
Il suo sogno è audace e testimonia una volontà incrollabile: Lorenzo vuole partecipare alle Paralimpiadi. Nonostante le enormi difficoltà della riabilitazione, Bonicelli dimostra una determinazione fuori dal comune: “Mi preme far vedere che sono lo stesso di sempre, nonostante l’incidente”. Una testimonianza di forza, coraggio e resilienza che porta avanti giorno dopo giorno, tra dolore, progressi e nuove sfide, anche sportive.
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