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“Un big è in calo”. Sondaggio La7: la notizia su Meloni, Schlein e Conte. Chi sale e chi scende

Pubblicato: 01/12/2025 20:16

Il panorama politico italiano, così come fotografato dal più recente sondaggio realizzato da SWG per il TG La7 e diffuso oggi, 1 dicembre 2025, mostra dinamiche di lieve ma significativa variazione tra le principali formazioni.

Nonostante i movimenti settimanali siano marginali, essi delineano un quadro di consolidamento per la maggioranza relativa e di crescita per il principale partito d’opposizione, il Movimento 5 Stelle, a discapito di un leggero arretramento delle due forze politiche di testa: Fratelli d’Italia e il Partito Democratico. La distanza tra la prima e la seconda forza rimane comunque abissale, confermando la netta supremazia del partito della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La stabilità apparente nasconde, di fatto, una ridistribuzione interna dei consensi all’interno dei blocchi e un rafforzamento del terzo polo di opposizione.

Il primato di Fratelli d’Italia

Il partito di Fratelli d’Italia (FdI), guidato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mantiene saldamente la sua posizione di prima forza politica del Paese, benché registri un lieve calo rispetto alla rilevazione precedente. FdI si attesta infatti al 31,3% delle intenzioni di voto, perdendo un modesto 0,3% in una settimana. Questo arretramento, pur non intaccando minimamente il suo primato, suggerisce una leggera flessione nella spinta propulsiva che lo ha caratterizzato negli ultimi anni. Il dato resta comunque straordinariamente elevato e rappresenta un consolidamento del consenso attorno alla figura di Meloni e alla sua azione di governo. Il partito detiene un vantaggio superiore ai nove punti percentuali sul diretto inseguitore, rendendo la sua leadership nella coalizione di Centrodestra e nel panorama nazionale indiscutibile.

La tenuta del Partito Democratico

Anche il Partito Democratico (PD), con la segretaria Elly Schlein, sperimenta un leggero ma contenuto passo indietro. Il PD cede lo 0,1%, fermandosi al 22,2% delle intenzioni di voto. Questo risultato indica una sostanziale tenuta del partito in un contesto di lieve contrazione. Il Partito Democratico si conferma la seconda forza politica italiana, ma il divario rispetto a Fratelli d’Italia lo obbliga a mantenere un ruolo di opposizione determinato ma ancora distante dalla possibilità di contendere la leadership. La percentuale del 22,2% rappresenta la base solida del centrosinistra, ma la sua crescita appare per il momento bloccata, probabilmente anche a causa della dinamica positiva registrata dal Movimento 5 Stelle.

La crescita del Movimento 5 Stelle

Il dato più rilevante in termini di variazione settimanale riguarda il Movimento 5 Stelle (M5S) guidato da Giuseppe Conte. Il M5S è l’unica delle principali formazioni politiche a registrare un incremento, guadagnando lo 0,2% e raggiungendo quota 12,7%. Questa crescita, seppur contenuta, è un segnale di vitalità per il Movimento, che si consolida come la terza forza politica del Paese. Il 12,7% rappresenta un segnale che l’azione di opposizione del M5S sta intercettando nuovi consensi o sta recuperando elettori precedentemente dispersi. Tale incremento potrebbe avere implicazioni significative per la dinamica interna dell’opposizione, rafforzando la posizione negoziale del M5S nei confronti del PD.

Le dinamiche all’interno della coalizione di governo

Osservando le forze politiche che fanno parte o sono vicine alla maggioranza di governo, si nota una relativa stabilità con una ripartizione dei consensi tra i partiti storicamente alleati. Forza Italia (FI) si mantiene stabile al 7,9%, dimostrando una sorprendente capacità di resistenza e un solido zoccolo elettorale. Lo stesso 7,9% è raggiunto anche dalla Lega, che invece registra un incremento dello 0,2% nel corso della settimana, agganciando Forza Italia e suggerendo una lieve ripresa. Questi dati indicano una distribuzione più equilibrata dei consensi all’interno della coalizione di Centrodestra, con FdI che domina ma con FI e la Lega che mantengono un peso non irrilevante.

Nel campo dell’opposizione più a sinistra del PD, l’alleanza tra Verdi e Sinistra (AVS) registra un lieve arretramento, perdendo lo 0,1% e attestandosi al 6,9%. Questo dato è comunque un risultato significativo per la lista, che supera la soglia del 5% e si conferma un attore importante del panorama progressista. Decisamente più staccate risultano le formazioni dell’area di Centro. Azione si ferma al 3,3%, mentre Italia Viva (IV) si posiziona al 2,4%. Entrambi i partiti si trovano attualmente sotto la soglia di sbarramento del 4% per l’elezione dei rappresentanti alla Camera dei Deputati, qualora questa dovesse essere applicata, sottolineando le difficoltà del Terzo Polo nel consolidare i propri consensi a livello nazionale. A completare il quadro, +Europa è all’1,5% e Noi Moderati all’1,2%. Le altre liste, nel complesso, raccolgono un 2,7% delle intenzioni di voto. La frammentazione in quest’area politica persiste, con i partiti più piccoli che faticano a emergere e a superare le soglie di rilevanza.

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