
La notte milanese, con le sue luci riflesse sull’acqua dei navigli e il brusio lontano dei locali ormai prossimi alla chiusura, spesso scorre uguale a se stessa. È un tempo sospeso, in cui la città sembra trattenere il respiro prima di immergersi di nuovo nella routine del mattino. A quell’ora, chi cammina per strada lo fa accompagnato dai propri pensieri, immerso nel silenzio rarefatto che solo le grandi città sanno offrire quando il traffico si placa e le voci si smorzano.
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In quel buio che avvolge ogni cosa, qualcuno torna a casa, qualcuno inizia il turno di lavoro, qualcuno cerca riparo o semplicemente un luogo dove sentirsi al sicuro. È un equilibrio fragile, che basta poco a spezzare. A volte basta un attimo, un passo fuori posto, un lampo di fari che arriva troppo in fretta. In una notte come tante, questa fragile sospensione si è rotta per sempre.
Investimento mortale e corsa disperata in ospedale
La tragedia ha preso forma nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 dicembre, quando un giovane di circa trent’anni è stato travolto da un’auto e trasportato d’urgenza al Policlinico di Milano, dove poche ore dopo è stato dichiarato il decesso. L’incidente ha immediatamente attivato la macchina dei soccorsi e delle indagini, aprendo un fascicolo che ora richiede risposte e accertamenti puntuali.
Il procuratore Stefano Ammendola ha disposto l’autopsia e il sequestro della vettura coinvolta, primo passo per ricostruire la dinamica dell’impatto e chiarire eventuali responsabilità.

Dinamica dell’incidente in via Ludovico il Moro
Secondo i dati rilasciati dall’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu), l’incidente è avvenuto poco prima delle 23 lungo via Ludovico il Moro, la strada che costeggia il Naviglio Grande nei pressi del quartiere Restocco Maroni, nella periferia sud della città. Il giovane avrebbe attraversato la carreggiata lontano dalle strisce pedonali quando è stato investito da un’auto in transito.
Il conducente si è fermato subito per prestare soccorso, un dettaglio confermato dai primi rilievi. Nel giro di pochi minuti sono arrivati un’ambulanza e un’automedica in codice rosso, ma le condizioni del trentenne sono apparse da subito critiche: era privo di coscienza e presentava gravi traumi. Dopo i tentativi di rianimazione, è stato trasportato al Policlinico, dove il suo cuore ha smesso di battere poche ore più tardi.

Indagini della polizia locale
Gli accertamenti sono affidati agli agenti del Radiomobile della polizia locale, che stanno analizzando i punti dell’impatto, la traiettoria dell’auto e l’esatto punto dell’attraversamento. Ogni dettaglio sarà fondamentale per ricostruire gli ultimi secondi prima dell’investimento e comprendere se ci siano stati fattori esterni o condizioni particolari che lo abbiano favorito.
L’identità della vittima resta al momento sconosciuta: addosso non aveva documenti, ma soltanto un tesserino che consente l’accesso alle docce pubbliche. Un elemento che apre interrogativi sulla sua condizione e che rende ancora più urgente il lavoro di riconoscimento da parte delle autorità.
Attesa per l’autopsia e gli accertamenti tecnici
L’autopsia disposta dal pm Ammendola permetterà di stabilire le cause esatte del decesso, mentre la vettura coinvolta verrà sottoposta a ulteriori accertamenti tecnici per verificare eventuali anomalie o confermare la versione del conducente. Solo l’esito combinato di queste analisi potrà fornire un quadro completo della tragedia, offrendo elementi utili sia per la ricostruzione giudiziaria sia per la comprensione dei fatti.
In attesa dei risultati, resta il silenzio di una notte che si è trasformata in dramma e che ha lasciato una scia di domande ancora senza risposta.


