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Scandalo Ue, Sannino lascia: «Fiducioso nei magistrati», ma l’inchiesta su appalti e favori esplode a Bruxelles

Pubblicato: 03/12/2025 18:05

BRUXELLES – Stefano Sannino ha annunciato il suo pensionamento anticipato dalla Commissione europea, decisione maturata dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta su una presunta frode ai danni dell’Ue risalente al periodo in cui ricopriva il ruolo di segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna. La notizia, diffusa da Euractiv, è accompagnata da una lettera che Sannino ha inviato alla Direzione generale che guidava fino a poche ore fa. L’attuale direttore della Direzione Mena ha confermato di essere stato interrogato dagli inquirenti, dichiarandosi «fiducioso nel lavoro dei magistrati» e convinto che «tutto verrà chiarito».

Le accuse e il rilascio nella notte

L’inchiesta coinvolge anche Federica Mogherini e Cesare Zegretti, rilasciati nella notte dopo ore di interrogatorio da parte della Procura europea. I tre sono accusati di frode negli appalti, conflitto di interessi, violazione del segreto professionale e corruzione, ma non sono stati ritenuti a rischio fuga. Gli interessati si sono difesi spiegando di aver agito «nel pieno rispetto della legge».

Al centro del procedimento c’è il progetto della Accademia diplomatica europea, un programma nato nel 2021 come iniziativa pilota del Parlamento europeo per creare un’unica scuola di formazione per i futuri diplomatici dell’Ue. Il bando del 2022, gestito dal Seae, aveva attirato sei offerte, tutte provenienti da istituti accademici di alto profilo. A risultare vincitore fu il Collegio d’Europa di Bruges, guidato proprio da Mogherini.

Il nodo dell’appalto e l’edificio di Bruges

Secondo le accuse, Sannino avrebbe anticipato al Collegio informazioni riservate utili a orientare la gara, offrendo un vantaggio competitivo che avrebbe escluso gli altri candidati. Nel mirino degli investigatori c’è soprattutto l’acquisto, da parte del Collegio, di un edificio in Spanjaardstraat, valutato 3,2 milioni di euro. L’immobile sarebbe stato comprato pochi mesi prima della pubblicazione del bando, nonostante la struttura fosse in difficoltà finanziarie: un’operazione considerata sospetta perché potrebbe implicare l’accesso anticipato a dettagli decisivi sulla gara.

L’edificio ospita oggi gli allievi dell’Accademia, dopo che nel 2024 la Commissione ha stabilizzato il progetto con una convenzione quadriennale, destinando al Collegio circa 700 mila euro sui fondi complessivi del programma.

Un’inchiesta appena avviata

Gli investigatori dell’Eppo ritengono che il presunto vantaggio informativo possa costituire l’asse portante dell’illecito, ma la ricostruzione resta tutta da verificare. Nel frattempo i tre indagati tornano liberi, mentre l’indagine entra nella sua fase più delicata e attesa.

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