Un messaggio politico netto e dai toni severi scuote il dibattito interno al centrosinistra campano. Clemente Mastella, sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro, interviene con parole pesanti dopo aver intuito la possibilità di essere escluso dalla futura Giunta regionale guidata da Roberto Fico. Una presa di posizione che appare come un campanello d’allarme per il nuovo presidente eletto e per l’intero “campo largo”, ancora impegnato nella definizione degli equilibri interni.
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Lo scontro sulla rappresentanza
Mastella affida il suo sfogo a una nota ufficiale diffusa dopo un confronto definito “franco” con Fico. Il sindaco denuncia come profondamente ingiusto che chi ha partecipato alla campagna elettorale, ottenendo voti e consenso diretto, possa essere penalizzato rispetto a figure rimaste ai margini della contesa. Una critica che mette al centro il principio di rappresentanza democratica, considerato imprescindibile per garantire il rispetto degli elettori.
Secondo Mastella, l’idea di escludere consiglieri e candidati dai ruoli di governo regionale costituirebbe non solo un errore politico, ma anche una violazione della logica istituzionale. Il leader centrista richiama modelli nazionali e regionali che prevedono una corrispondenza stretta tra eletti e membri dell’esecutivo, rivendicando così il ruolo dei partiti e dei loro rappresentanti.
Il nodo della composizione della Giunta
L’ex ministro contesta duramente quella che definisce una scelta “bizzarra” e introdotta senza condivisione. Le regole, sostiene, devono essere stabilite prima dell’avvio del nuovo corso e non modificate in corsa. Se l’accesso alla Giunta resta aperto per segretari nazionali ed ex ministri, Mastella ricorda che anche lui, in quanto capo del suo movimento, possiede titolo e storia per rivendicare un posto al tavolo.
La discussione si sposta così sul metodo: per il sindaco di Benevento, la Giunta dovrebbe essere espressione diretta delle forze che hanno sostenuto la vittoria elettorale. Una linea che contrasta apertamente con l’impostazione attribuita a Fico, accusata di riproporre un’impronta verticistica e di non valorizzare il contributo delle liste che hanno determinato l’esito del voto.
L’avvertimento finale
La conclusione di Mastella assume i contorni di un vero monito politico. Gli “esterni” nella governance regionale, afferma, hanno mostrato limiti evidenti, diventando soggetti dipendenti dalla volontà del presidente e non espressione dei partiti. Per questo chiede al nuovo governatore di rispettare la struttura politica che lo ha sostenuto e di scegliere criteri chiari e condivisi nella formazione della squadra.
Un messaggio che lascia intravedere tensioni crescenti all’interno dell’alleanza e che rischia di influenzare il percorso verso la definizione della nuova Giunta regionale, passaggio decisivo per l’avvio del mandato di Roberto Fico.