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“Moglie e figli legati e…”. Rapina da incubo al noto imprenditore italiano: “Bestiale”

Pubblicato: 04/12/2025 08:55

La sera era calata lenta, avvolgendo la casa in un silenzio che sembrava imperturbabile. All’interno, la routine familiare scorreva come sempre, fatta di gesti consueti, luci soffuse e conversazioni intessute nell’intimità di un momento trascorso insieme. Nulla, nelle prime ore della notte, lasciava immaginare ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

A interrompere quella normalità è stato un rumore imprevisto, qualcosa che non apparteneva al consueto ritmo domestico. Un’ombra, poi un’altra, e la percezione improvvisa che qualcuno avesse violato uno spazio ritenuto sicuro. In pochi istanti, la calma si è trasformata in paura, e la paura in un incubo destinato a durare più di quanto chiunque potesse sopportare.
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Il blitz nella villa di via Tasso

Dal terzo paragrafo entrano i fatti. L’assalto è avvenuto nella villa della famiglia Marini, a Treviglio, dove un commando di cinque persone ha fatto irruzione mentre erano in corso la cena e le consuete attività serali. L’azione, durata oltre un’ora e mezza, è stata portata avanti con una precisione inquietante e una violenza che ha travolto la moglie dell’imprenditore e i suoi due figli trentenni.

Dinamica della rapina

Secondo le ricostruzioni, i rapinatori sono arrivati in gruppo, assegnandosi ruoli precisi: uno è rimasto in auto a fare da palo, un altro ha sorvegliato l’esterno e tre hanno scavalcato il muro di cinta, raggiungendo il primo piano dell’abitazione attraverso una finestra forzata. L’accento dell’Est Europa e l’uso di attrezzi come cacciaviti e piede di porco hanno reso l’irruzione ancora più minacciosa.

All’interno, i tre rapinatori hanno immobilizzato e legato i due figli, colpendoli e terrorizzandoli per ottenere informazioni. Hanno minacciato la madre, distrutto mobili con una mazza, e costretto la famiglia a consegnare contanti e gioielli. Una violenza continua che ha lasciato segni materiali e psicologici profondi.

La fuga e le indagini

Dopo aver setacciato ogni stanza e aver recuperato gli oggetti di valore presenti in casa, il commando ha lasciato la villa, lasciando la famiglia in uno stato di shock. Solo allora è stato possibile chiamare i soccorsi. I carabinieri di Treviglio, arrivati insieme ai sanitari, hanno immediatamente avviato le indagini per individuare i responsabili della rapina.

Gli investigatori stanno ricostruendo ogni passaggio dell’incursione, mentre la comunità locale resta scossa da un episodio che ha interrotto bruscamente la percezione di sicurezza in un quartiere considerato tranquillo.

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