
Quattro droni «non identificati» e di «tipo militare» sarebbero stati avvistati nei pressi dell’aeroporto di Dublino sulla stessa rotta dell’aereo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atterrato nella capitale irlandese la notte del 1° dicembre. La notizia, riportata dal sito della testata irlandese The Journal, ha sollevato interrogativi di sicurezza ma non ha portato alla chiusura dello scalo, come accaduto recentemente in altri Paesi europei.
L’Airbus A319 presidenziale, decollato da Parigi, è atterrato alle 22:47 ora locale (23:47 italiane). Secondo la ricostruzione, l’avvistamento dei droni sarebbe avvenuto intorno alle 23:00, pochi minuti dopo l’arrivo del velivolo: un anticipo che, stando alle fonti, potrebbe aver evitato un rischio diretto.
I droni avrebbero sorvolato la zona in cui l’aereo di Zelensky si sarebbe trovato al momento previsto del suo passaggio, per poi dirigersi verso un’unità della Marina irlandese dispiegata segretamente nel Mare d’Irlanda in occasione della visita del leader ucraino. I velivoli «sarebbero decollati dal nord-est di Dublino» e avrebbero volato per un periodo stimato fino a due ore, senza che fosse identificato il soggetto che ne controllava i movimenti.
Al momento, le informazioni non possono essere verificate in modo indipendente. Le autorità di sicurezza irlandesi, interpellate dal Corriere, non hanno ancora fornito risposte ufficiali. Le forze dell’ordine stanno indagando per capire se il decollo sia avvenuto da terra o da una nave non identificata.
L’episodio presenta forti somiglianze con quanto accade da settembre in altre zone d’Europa: numerosi avvistamenti di droni non autorizzati hanno portato alla chiusura degli aeroporti di Bruxelles e Copenaghen, alimentando tensioni e potenziali timori di attività ostili. Proprio per l’arrivo di Zelensky, l’Autorità irlandese per l’aviazione aveva imposto una no-fly zone per droni sull’area metropolitana di Dublino durante tutta la sua visita.
L’A319 presidenziale è ripartito il giorno seguente senza incidenti, mentre le indagini proseguono per chiarire eventuali minacce e identificare l’origine dei droni militari avvistati.


