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Scontro Lega-Calenda: “Dovrà rispondere legalmente di quello che ha detto”. E lui replica: “”Traditori della Patria”

Pubblicato: 07/12/2025 14:54

In un clima politico già attraversato da forti tensioni, lo scontro tra Lega e Carlo Calenda si è intensificato dopo le recenti dichiarazioni del leader di Azione. Le frasi, ritenute “farneticanti” da fonti vicine al partito guidato da Matteo Salvini, hanno provocato una reazione immediata, aprendo un nuovo fronte sul tema dei presunti rapporti con la Russia e sull’ipotesi di finanziamenti dall’estero ai partiti italiani. La polemica, nata da un’intervista, ha assunto rapidamente toni incandescenti destinati a proseguire nelle prossime settimane.

Secondo quanto trapelato, la Lega intende procedere nelle sedi ritenute opportune per chiedere a Calenda di rispondere ufficialmente delle sue accuse. Il leader di Azione, nell’intervista originaria, aveva affermato che “ci sono molti filoputiniani” nel Movimento 5 Stelle e nella Lega, aggiungendo il dubbio che possano “essere finanziati da Putin”. Parole che hanno innescato una controffensiva immediata.

Replica di Calenda e nuove accuse

La risposta di Carlo Calenda è arrivata senza alcun filtro, alimentando ulteriormente il confronto politico. Il leader di Azione ha chiesto al Carroccio di chiarire perché non sia stato ancora formalmente cancellato l’accordo con Russia Unita, rilanciando accuse pesanti e definendo i leghisti “traditori della Patria”. Una replica durissima che ha contribuito a far crescere la tensione attorno alla vicenda.

Nel botta e risposta emerge un clima di forte contrapposizione, con i due fronti fermi sulle proprie posizioni e pronti a portare il confronto anche sul terreno istituzionale. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se lo scontro resterà confinato al dibattito politico o se potrà avere conseguenze più rilevanti.

Accuse e tensioni nel panorama politico

L’intero caso si inserisce in una discussione più ampia sul ruolo dei rapporti con Mosca e sul peso delle simpatie filorusse in alcuni segmenti della politica italiana. Le parole di Calenda hanno riacceso un tema che negli ultimi anni torna ciclicamente al centro del dibattito, alimentando richieste di chiarimenti e nuove polemiche.

Entrambi gli schieramenti appaiono determinati a mantenere una linea inflessibile: da un lato la Lega, pronta a difendere la propria immagine davanti alle sedi competenti; dall’altro Calenda, che continua a chiedere risposte sugli accordi internazionali del partito guidato da Salvini. Una vicenda che, almeno per ora, sembra destinata a restare al centro dell’attenzione politica nazionale.

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