
Nel silenzio delle prime ore del mattino, quando la città sembra sospesa e ogni rumore appare amplificato, un’esplosione può trasformarsi in un confine netto tra la normalità e la tragedia. Le strade ancora immerse nel buio custodiscono storie inattese, che emergono con violenza improvvisa e rompono l’equilibrio fragile della quiete notturna. In un istante, ciò che sembrava immobile si riempie di luce, fumo e paura.
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Il dramma che sconvolge una comunità
Sono spesso pochi secondi a bastare per cambiare il destino di una persona e lasciare un segno profondo su chi abita nei dintorni. Un rumore assordante, un lampo, poi l’odore acre di ciò che brucia: elementi che, uno dopo l’altro, costruiscono il quadro di un disastro che scuote case e coscienze. Quando le fiamme avvolgono un’abitazione, la vita di un intero quartiere si ferma, mentre si affaccia la consapevolezza di una tragedia irreversibile.

Esplosione e incendio a Barberino di Mugello
È in questo contesto che, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, un boato ha scosso Barberino di Mugello. Attorno alle 3.30, all’interno di un appartamento situato in via Garibaldi, si è verificata un’esplosione seguita da un violento incendio che non ha lasciato scampo all’uomo che vi abitava. La vittima, Pierantonio Cianti, 71 anni, è stata trovata senza vita dai soccorritori che, una volta forzato l’ingresso del primo piano della palazzina, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Una situazione personale difficile
Le prime informazioni raccolte delineano un quadro delicato. Secondo quanto riferito da alcuni residenti, Cianti avrebbe dovuto lasciare l’abitazione e ne sarebbe stato informato dai proprietari. Una condizione ritenuta da molti vicini particolarmente pesante per lui, che potrebbe aver contribuito al gesto estremo ipotizzato dagli investigatori. L’esplosione, infatti, potrebbe essere stata provocata volontariamente, anche se gli accertamenti sono ancora in corso.

I soccorsi e la messa in sicurezza
Sul posto sono arrivati rapidamente i mezzi del 118 insieme ai vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre, un’autobotte e un’autoscala. Le operazioni si sono concentrate nello spegnimento delle fiamme, nel controllo della stabilità della palazzina e nella messa in sicurezza degli edifici vicini, in una zona composta da vari condomini e terratetti. La rapidità d’azione ha evitato ulteriori danni e permesso di circoscrivere l’area interessata.
Indagini in corso per chiarire le cause
I carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini per determinare le cause dell’esplosione. Gli accertamenti proseguiranno nelle prossime ore per ricostruire con precisione l’intera dinamica e verificare l’ipotesi del gesto volontario. È probabile che la procura apra un fascicolo per definire ogni dettaglio e chiarire in modo definitivo l’origine del disastro che ha portato alla morte del 71enne.


