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Meloni-Salvini, scontro totale! Questa volta il governo rischia davvero

Pubblicato: 09/12/2025 22:17

Nuova divergenza di vedute tra premier e vicepremier sulla guerra in Ucraina. Da un lato Matteo Salvini, che ribadisce il suo no al rifinanziamento degli aiuti a Kiev; dall’altro Giorgia Meloni, che dopo l’incontro romano con il presidente Volodymyr Zelensky conferma la linea del governo. «L’Italia continuerà a fare la propria parte», recita infatti una nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del vertice.

Toni decisamente diversi arrivano invece dal segretario della Lega, intervenuto a 4 di sera su Rete 4. «Oltre alle centinaia di migliaia di morti, che sono il dramma principale – dichiara – questa guerra è già costata 300 miliardi di euro e l’anno prossimo Trump ha detto: “Io non ci metto più una lira, se volete andare avanti la pagate voi”, e solo all’Europa costerebbe 140 miliardi. Ora chi li mette quei soldi? Io non tolgo risorse alla sanità italiana per prolungare una guerra che è persa».

Salvini sottolinea poi l’esistenza di un presunto piano proposto da Trump e invita a lasciare che siano Stati Uniti e Russia a confrontarsi. Secondo lui, qualcuno in Europa non avrebbe reale interesse a una pace immediata per preservare «postazioni e poltrone». «Qualcuno continua a dire da Bruxelles: “Vinceremo, vinceremo”. Ma non ci sono riusciti Napoleone e Hitler a mettere in ginocchio la Russia. Meglio sedersi al tavolo il prima possibile», conclude.

Intanto, da Palazzo Chigi filtrano toni più istituzionali. «Pari attenzione è stata rivolta, nel colloquio, ai temi delle garanzie di sicurezza che impediscano future aggressioni e del mantenimento della pressione su Mosca affinché sieda al tavolo negoziale», si legge nel comunicato dopo l’incontro tra Meloni e Zelensky.

La premier ha inoltre ribadito «la solidarietà al popolo ucraino» e assicurato che l’Italia «continuerà a fare la sua parte anche in vista della futura ricostruzione del Paese». Una linea che conferma l’impegno assunto con gli alleati europei e atlantici.

Nella nota viene sottolineato anche il ringraziamento espresso da Zelensky per l’invio di forniture di emergenza destinate al settore energetico ucraino, ancora sotto pressione per gli attacchi russi alle infrastrutture.

Secondo Palazzo Chigi, nel corso del faccia a faccia i due leader hanno esaminato attentamente lo stato di avanzamento del processo negoziale, valutando quali possano essere i passi diplomatici successivi per costruire un percorso credibile verso un accordo.

L’obiettivo condiviso, ribadito più volte, resta quello di una pace giusta e duratura, concetto al centro anche della comunicazione istituzionale del governo.

La distanza tra le posizioni espresse da Meloni e Salvini, tuttavia, continua a emergere con chiarezza, alimentando un dibattito interno alla maggioranza su come l’Italia debba muoversi nei prossimi mesi nello scenario del conflitto ucraino.

E mentre da Roma arriva un messaggio di continuità nei confronti di Kiev, le parole del leader leghista mostrano una crescente tensione politica sul ruolo dell’Italia nella gestione della crisi internazionale.

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