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Capodoglio trovato morto a Ischia: c’era plastica e nylon nel suo stomaco

Pubblicato: 08/01/2019 17:14

Dev’essere stata una visione piuttosto inquietante per le coppiette che frequentano gli Scogli degli Innamorati, a Ischia, che insieme alla romantica alba si sono trovati davanti la carcassa di un capodoglio. Il povero animale, ribattezzato Leopoldo dagli abitanti di Ischia, è stato ritrovato morto il 24 dicembre ed è ancora da capire cosa l’abbia ucciso. Dai primi esami è stato ritrovato nel suo stomaco plastica e uno spesso filo di nylon.

Forse morto per malnutrizione

Grande e bianco, il corpo lungo 8 metri del capodoglio Leopoldo, alla vigilia di Natale, galleggiava senza vita tra gli scogli della parte nord-occidentale della costa ischitana. Un animale maestoso e libero morto, probabilmente, per colpa dell’intervento dell’uomo. La carcassa è stata recuperata nella zona di Forio con degli argani e su di essa sono stati condotti i primi esami per stabilire le cause del decesso. Le analisi hanno rilevato la presenza di plastica e nylon nello stomaco del capodoglio, ma non in quantità tali da causarne la morte. “Per le sue quantità il rinvenimento della plastica emersa nella necroscopia non sembra direttamente responsabile del decesso” dicono gli esperti. Questo però non scagiona del tutto l’uomo: il capodoglio potrebbe essere infatti morto per malnutrizione. Per colpa della pesca intensiva che l’ha privato della sua primaria fonte di sostentamento, il capodoglio potrebbe aver cominciato a mangiare buste di plastica, magari scambiandole per pesci o calamari. Secondo i ricercatori di Padova, la morte di Leopoldo sarebbe avvenuta dieci giorni prima del suo spiaggiamento.

Un avviso da non ignorare

Il grosso cadavere di Leopoldo arriva come un monito per l’isola di Ischia. “Da un evento funesto, troveremo idee e forza per rilanciare la tutela del mare”, ha dichiarato il sindaco di Forio, Francesco Del Deo. “C’è una zona dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno che intercetta le rotte dei cetacei, limitando diportismo e pesca” spiega a Repubblica il direttore Antonino Miccioe per arginare il problema della plastica abbiamo varato il progetto “In rete”: i pescatori diventano spazzini del nostro mare”. Lo scheletro di Leopoldo sarà lavorato per essere esposto in futuro nel museo di biologia marina del Dohrn di Napoli. Anche in Indonesia ha avuto luogo un fatto simile: un capodoglio di 10 metri è stato ritrovato morto. Nello stomaco aveva all’incirca 6 kg di plastica.

coda capodoglio
Immagine di repertorio

 

(Foto copertina: Marevivo Onlus)