Il Presidente del Consiglio è accusato di essere in conflitto d’interessi rispetto al salvataggio di Carige, deciso dal governo giallo-verde. A sollevare il problema il dem Luigi Marattin, capogruppo PD in commissione Bilancio alla Camera. Il collegamento sarebbe rappresentato da Guido Alpa, di cui Conte è stato allievo e socio, consigliere proprio di Banca Carige.
L’accusa al premier Conte: su Carige conflitto d’interessi
Il salvataggio statale di Banca Carige ha già sollevato le proteste delle opposizioni, con dichiarazioni molto sferzanti da entrambe le parti. Ora il Partito Democratico annuncia il possibile conflitto di interessi per quanto riguarda Giuseppe Conte, il quale ha votato ieri la decisione sulla banca ligure in Consiglio dei Ministri. È Marattin a partire all’attacco: “Il Premier Conte è stato socio di Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione. Conte stesso è stato consulente di Raffaele Mincione, banchiere socio Carige. La domanda è molto semplice: quando il Consiglio dei Ministri ieri sera ha votato il SalvaCarige, il presidente Conte è uscito dalla sala, come si dovrebbe fare quando vi è fondato sospetto di possibile conflitto di interesse?“.
Il deputato dem Michele Anzaldi ha chiesto all’Autorità nazionale anticorruzione di Cantone di occuparsi del caso, accusando poi la Rai di fare disinformazione. “Carige apre tutti i siti ed è in cima ai trend social, c’è anche sospetto conflitto interessi Conte: è la notizia del giorno ma non per Tg1 e Tg3, che aprono su altro. Ecco perché Di Maio e M5s volevano nominare nuovi direttori, ecco cosa significa controllare informazione Rai“, twitta il segretario della commissione di Vigilanza.
Il premier #Conte ha partecipato alla votazione nel Consiglio dei Ministri di ieri in cui è stato deciso il salvataggio di #Carige?
Conte è stato consulente di Raffaele Mincione, banchiere socio Carige nonché socio di Guido Alpa, consigliere di #Carige e della Fondazione— Alessia Morani (@AlessiaMorani) January 8, 2019
Palazzo Chigi smentisce le accuse
Fonti di Palazzo Chigi fanno trapelare che nessun conflitto d’interessi coinvolgerebbe il premier per il caso di Banca Carige. Difficile che questo placherà gli esponenti del Partito Democratico, a cui potrebbero presto unirsi le altre opposizioni. Il PD ha annunciato un’interrogazione parlamentare sul caso, ma nemmeno alcuni esponenti del governo hanno digerito il salvataggio. Gianluigi Paragone “Iniziamo a domandare a Banca Italia perché non controlla mai. Questo caso di Carige non può finire come tutti i casi trattati dai governi precedenti, con una soluzione che è abbastanza simile a quella dei governi precedenti“.