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Multato perché portò dei fiori all’Hotel Rigopiano per il figlio morto

Pubblicato: 09/01/2019 13:57

Alessio Feniello, padre di Stefano Feniello, una delle 29 vittime di Rigopiano, è stato condannato a pagare una multa di 4.550 euro. L’uomo avrebbe violato i sigilli che chiudevano l’area sottoposta a sequestro per poter lasciare dei fiori a ricordo del figlio Stefano.

Multato per aver portato dei fiori al figlio

Stefano Feniello, originario della provincia di Salerno, aveva solo 28 anni quando una valanga travolse l’Hotel Rigopiano in cui si trovava quel giorno, nel gennaio del 2017. Il ragazzo non sopravvisse e morì sotto le macerie. Il padre, Alessio Feniello, ha voluto rivisitare il luogo in cui il figlio perse la vita per lasciare dei fiori in sua memoria. Nel farlo però avrebbe rotto i sigilli che circoscrivevano l’area dell’Hotel sequestrata. “Mi sono recato a Rigopiano a portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio Stefano Feniello, e mi sono introdotto, secondo loro, in un’area sottoposta a sequestro”, racconta l’uomo in un lungo post su Facebook in cui denuncia il caso. “Questo magistrato mi fa una proposta: paghi 4.550,00 euro o ti fai due mesi di carcere. Io rispondo a questo magistrato, io non pago un c***o e se necessario faccio tre mesi di carcere”, continua con amarezza il signor Feniello.

Le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano. Foto: Ansa

Alessio Feniello si rifiuta di pagare

Nella condanna si legge che Alessio Feniello si era introdotto “abusivamente” nella zona posta a sequestro “permanendovi nonostante ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli da appartenenti alle Forze dell’Ordine addetti alla vigilanza del sito”. La condanna è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Elio Bongrazio del tribunale di Pescara. A richiederla sono stati il procuratore capo Massimiliano Serpi e il pm Salvatore Campochiaro. “Quelli che non hanno fatto niente per salvare 29 persone a Rigopiano stanno tutti ancora a piede libero, io invece devo pagare. Se sono colpevole io non mi tiro indietro perché sono un uomo” prosegue nel suo sfogo su Facebook Alessio Feniello, “Secondo voi cos’ho da perdere? Fate arrivare questo messaggio al ministro Salvini, vediamo cosa ne pensa”, conclude l’uomo.

https://www.facebook.com/alessio.feniello/posts/2039016536141768

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2019 14:03