Sono passati due anni dalla tragedia di Rigopiano. Quel 18 gennaio 2017, una valanga travolse l’hotel Rigopiano di Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso. Il bilancio finale fu pesantissimo, 29 morti e 11 persone sopravvissute per miracolo, dopo ore trascorse sotto le macerie. Si tratta, ancora oggi, della tragedia più grave causata da una valanga mai avvenuta in Italia dal 1916. Venerdì 18 gennaio si commemoreranno le vittime con una grande fiaccolata ed una cerimonia, a cui parteciperanno diversi esponenti delle istituzioni, compresi i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
La vicinanza delle istituzioni
I rappresentanti del Comitato vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda, Marcello Martella e Marco Foresta, hanno voluto sottolineare l’importanza della solidarietà istituzionale affinché simili tragedie non si verifichino più: “A differenza dello scorso anno, quest’anno abbiamo invitato anche le istituzioni”, hanno raccontato a Il Messagero. “Quest’anno abbiamo invitato il nuovo prefetto, il nuovo presidente della Provincia e tutte le istituzioni alle quali stendiamo una mano sperando che loro, la nostra mano, non lascino più. Invitiamo le istituzioni perché, insieme a loro, possiamo combattere il male che in Italia c’è”.

10 milioni per i familiari delle vittime
A rendere più tangibile la vicinanza dello Stato, è intervenuto lo stesso Matteo Salvini, promuovendo un disegno di legge con cui verranno stanziati 10 milioni di Euro per i familiari delle vittime: “Come promesso abbiamo fatto in una settimana quello che altri non hanno fatto in 2 anni”, ha dichiarato sul suo profilo Facebook. “Un intervento di legge a favore dei familiari delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano e, soprattutto, 10 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Interno per aiutare chi ha perso tutto in quelle drammatiche ore”.
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Le istituzioni finite nel mirino
Erano state proprio le istituzioni a finire nel centro del mirino, dopo le indagini aperte dalla procura di Pescara, per un totale di 25 persone indagate. Giovedì 17 ne saranno ascoltati 7 in merito al fascicolo “bis” dell’inchiesta aperta per depistaggio e frode. Lo scopo sarà quello di fare chiarezza sulla telefonata “fantasma”, con cui Gabriele D’Angelo, cameriere dell’hotel Rigopiano, dava un primo allarme. Tra gli indagati figurano anche l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo e i due viceprefetti distaccati Salvatore Angieri e Sergio Mazzia.

Intanto, il prossimo 10 febbraio i cittadini abruzzesi saranno chiamati alle urne per le elezioni regionali, in cui si rinnoveranno le cariche del Presidente della Giunta e del Consiglio della Regione. Al contrario di quanto avviene a livello nazionale con l’alleanza di governo, alle amministrative il Movimento 5 Stelle correrà da solo, mentre la Lega confermerà l’alleanza di centrodestra con Forza Italia e Fratelli d’Italia.
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