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Genova, allarme bomba al Comune da un “portavoce delle Brigate Rosse”

Pubblicato: 16/01/2019 12:24

Il Comune di Genova è stato evacuato per un allarme bomba lanciato da una telefonata anonima. È in corso l’evacuazione e sul posto sono presenti Carabinieri, artificieri, Polizia e Vigili Urbani. Un uomo avrebbe chiamato verso le 11:00 dichiarandosi un portavoce delle Brigate Rosse.

Rientrato l’allarme bomba

AGGIORNAMENTO DELLE 13 – L’allarme bomba è rientrato e via Garibaldi è stata riaperta intorno alle 12.30. Stefano Garassino, assessore alla Sicurezza, ha dichiarato: “Allarme rientrato, dispiace aver mosso così tante persone per una cosa che fortunatamente si è rivelata falsa. Ma il piano di evacuazione ha funzionato, diciamo che è stata un’esercitazione a sorpresa“.

L’assessore evidenzia come l’allarme sia stato lanciato proprio alla vigilia delle commemorazioni per Guido Rossa. L’operaio e sindacalista genovese è stato assassinato proprio dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979. Garassino invita a non abbassare la guardia sul terrorismo: “Non so quali siano stati i motivi che hanno spinto a fare questo chi ha telefonato, ma noi abbiamo reagito“.

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Il Comune di Genova è stato evacuato per un allarme bomba

Una voce maschile ha annunciato la presenza di una bomba a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, facendo subito scattare l’evacuazione. È stata chiusa per sicurezza parte di via Garibaldi, e sul posto sono presenti le unità cinofile. Secondo le fonti locali, il sindaco Marco Bucci si sarebbe rifiutato di lasciare gli uffici comunali, dato che l’orario annunciato per l’esplosione sarebbe passato.

L’uomo ha dichiarato di essere affiliato alle Brigate Rosse e ha chiesto la liberazione di Cesare Battisti. L’ex terrorista dei Pac è tornato in Italia il 14 gennaio scorso e si trova al momento detenuto nel carcere di Oristano.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2021 15:49