“Maria perdonali perché non sanno quello che fanno” è la risposta di alcuni fans dell’acclamatissima Maria De Filippi alla provocazione di Nadia Fede, produttrice Rai e del nuovo programma di Rai Uno, Ora o mai più, condotto da Amadeus. Poco prima della puntata d’esordio del talent show, infatti, la Fede aveva pubblicato sui social un post che ha scatenato la polemica su Instagram.
Cenni biblici per la “divina” Maria
Sul suo profilo Facebook si leggeva:“Cada la De Filippi con tutti i filippistei”, con evidenti riferimenti biblici al detto “Muoia Sansone con tutti i filistei”. I riferimenti non sono sfuggiti all’occhio attento dei seguaci di Maria (per rimanere in tema). L’invito implicito a seguire Ora o mai più era stato accompagnato, infine, da un sonoro “Mer*e amici” (“merde” è la parola di augurio prima di uno spettacolo in ambito artistico). Controversa anche l’interpretazione di questa frase: qualcuno si è chiesto se “amici” fosse un riferimento al noto programma defilippiano, o un semplice caso. Per molti, è privo di significato il diretto riferimento al programma di Maria, Amici.
Ma la De Filippi vince con i fatti
Rai e Mediaset sono pronte a contendersi il sabato sera degli italiani. Sarà uno scontro faccia a faccia tra C’è posta per te, storico programma della De Filippi -in cui spesso la stessa si è lasciata prendere dall’emozione- ed il nuovo lavoro di Amadeus. Per il momento, nessuna replica da parte di Maria (come si poteva immaginare). A parlare però, sono stati i fatti. La sfida di sabato 19 gennaio è stata vinta dalla bionda di Mediaset, che ha tenuto ben 5.173.000 telespettatori incollati al televisore, con uno share del 27,36%, mentre il programma Rai si è fermato a 3.520.000 telespettatori, con il 18,45% di share.
Nessuno tocchi “Queen Mary”
Va anche detto che Amadeus in un’ intervista precedente aveva espresso molta stima nei confronti della collega di Mediaset, ignorando la competizione. Guai, insomma, a toccare la Queen Mary, come amano chiamarla i seguaci delle sue trasmissioni televisive, mai nominare il suo nome invano, come ironizzano altri.