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Rifiuta le cure per il cancro per dare alla luce suo figlio: muore a 19 anni

Pubblicato: 23/01/2019 11:34

La tragica storia di Brianna Rawlings, 19 anni, si è conclusa il 29 dicembre, pochi giorni dopo il suo compleanno. La giovane aveva scoperto di essere malata di cancro al quarto mese di gravidanza, ma aveva deciso di interrompere le cure per salvare il bimbo che aspettava. Purtroppo, sia lei che il neonato che ha dato alla luce sono morti.

Interrompe le cure per salvare il suo bambino

A Brianna Rawlings, di Sydney, è stata diagnosticata una leucemia alla 17esima settimana di gravidanza. La ragazza aveva deciso di interrompere le cure per l’aggressiva forma di tumore delle cellule del sangue per poter portare avanti la gravidanza. I medici, infatti, l’avevano messa di fronte ad una scelta impossibile: interrompere la gestazione e continuare le cure o dimezzare le sue possibilità di salvezza per tentare di dare alla luce il bambino. Brianna ha scelto la seconda opzione e, con tre mesi di anticipo, ha avuto il piccolo Kyden con un parto cesareo.

rawlings figlio
Brianna con il piccolo Kyden. Foto: GoFundMe

La tragica scomparsa e il dolore della famiglia

A soli 12 giorni dalla nascita Kyden è morto per un’infezione allo stomaco: “Quei 12 giorni che ho potuto passare con il mio piccolo Kyden, tenendolo, contando le sue dita e parlando con lui come quando era nella mia pancia, sono stati così speciali, i migliori 12 giorni della mia vita!“, aveva raccontato Brianna al Daily Mail. La 19enne aveva continuato la battaglia contro il cancro, ma i medici avevano ritenuto inopportuno un trapianto di midollo donato dal fratello.

Aveva quindi iniziato una cura sperimentale farmacologica, finanziata grazie al fundraise su GoFundMe, purtroppo rivelatasi inefficace. Brianna Rawlings è scomparsa lo scorso dicembre, come ha annunciato la sorella Kourt Rawlings: “La nostra bellissima Brianna ha raggiunto la fine del suo viaggio con noi qui sulla Terra e si è finalmente riunita al suo piccolo orsetto Kyden. Siamo totalmente distrutti ma al tempo stesso in pace nel sapere che lei non soffre più, non è più a pezzi e incerta su quello che verrà“.