Un grande successo medico italiano: il bimbo affetto da spina bifida che era stato operato mentre era ancora all’utero della madre, alla 22esima settimana di gravidanza, è nato 10 giorni fa con parto cesareo alle 32esima settimana. Il piccolo, a quanto pare, sta bene e l’operazione di correzione della spina si è confermata come perfettamente riuscita.
Il bimbo sta bene
Al San Raffaele, lo scorso ottobre, si era raggiunto un primato che aveva dato motivo di grande orgoglio alla struttura ospedaliera: per la prima volta in Europa infatti, un feto era stato operato mentre si trovava ancora nella pancia di sua madre. La vera svolta era stata operare con una tecnica chirurgica che ha previsto l’assenza di incisioni vaste, con conseguente minore rischio di emorragie e complicazioni post operatorie. L’intervento si era concluso con successo con la totale correzione della patologia e uno stato di buona salute per madre e figlio.
Oggi, la splendida notizia: il bimbo è nato in ottima salute e, con ogni probabilità, non dovrà più essere operato. Il piccolo dovrebbe avere una vita del tutto normale. Dal San Raffaele fanno sapere che il bambino “muove correttamente gli arti inferiori e non avrà quindi bisogno di ulteriori interventi di correzione chirurgica nella sede della pre-esistente spina bifida”.
Spina bifida: un problema grave
La diagnosi di spina bifida non è mai presa a cuor leggero: si tratta di una grave deformazione della colonna vertebrale che, in certi casi, può rivelarsi mortale. In moltissimi casi può portare a disabilità anche gravi, paralisi e problematiche di genere neurologico.
La spina bifida viene diagnosticata a circa50 nuovi bambini ogni anno. Spesso si riesce a intervenire solo dopo la nascita del bambino, e spesso si rivelano necessari numerosi interventi.
