Un gesto che è stato definito vile, quello compiuto da un gruppo di uomini incappucciati che nella notte tra venerdì e sabato hanno portato via l’opera di Banksy in omaggio alle vittime del Bataclan. Nell’attentato avvenuto il 13 novembre 2015 morirono 90 persone mentre assistevano ad un concerto.
Bataclan: rubata l’opera di Banksy
É l’effige della donna piangente, raffigurata su una delle porte del Bataclan, quella che un gruppo di uomini incappucciati ha portato via. “Un gesto irrispettoso”, così è stato definito dai gestori del teatro, come si legge sul loro account twitter ufficiale: “L’opera di Banksy, simbolo di raccoglimento è appartenente a tutti: residenti, parigini e cittadini del mondo. Ci è stata tolta!”
Un furto che riapre una ferita ancora più grande, quella causata dall’atroce morte di 90 persone che si erano radunate lì per assistere un concerto e vivere una serata all’insegna della spensieratezza e invece hanno trovato la morte. Tra le vittime c’era anche la giovane ricercatrice italiana Valeria Solesin.
L’œuvre de @originaIbanksy hommage aux victimes du 13/11 a été volée. pic.twitter.com/FMHoobzRXm
— Bataclan (@bataclan_) 26 gennaio 2019
L’opera e il messaggio della street art
Sulla porta del teatro l’artista aveva raffigurato una donna velata, in lutto, lo sguardo contrito, rivolto verso terra ma perso nel vuoto, il corpo teso nel dolore e nello sconforto. Un omaggio a chi non c’è più e un monito affinché non si ripetano ancora tragedie simili. “L’artista – si legge sul comunicato – ha offerto quest’opera d’arte, dipingendola proprio su una delle porte dell’uscita d’emergenza del teatro per un motivo. La sua scelta, da artista urbano, è stata quella di rendere omaggio e sostegno”.

Sempre sul comunicato divulgato dall’entourage del teatro si legge: “l’essenza stessa dell’arte urbana è quella di dare vita a un’opera d’arte in un ambiente particolare e noi siamo convinti che questa opera aveva senso solo in questo particolare luogo. Questa è la ragione per la quale noi l’avevamo lasciata lì, libera, sulla strada, accessibile a tutti“.