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Matilde Brandi racconta il dramma della madre: “È una malattia maledetta”

Pubblicato: 02/02/2019 18:29

Matilde Brandi, ballerina e showgirl, racconta il dramma che sta vivendo con la madre, Giuseppina, malata di Alzheimer. Le condizioni della donna si sono aggravate molto negli ultimi giorni e la star del Bagaglino parla di come lei e la sua famiglia stiano vivendo questo momento molto delicato.

Matilde Brandi: la sofferenza della madre malata di Alzheimer

Brandi racconta della madre, Giuseppina, 86 anni, originaria di San Marino, una figura molto importante nella sua vita. Purtroppo da anni la donna è malata del terribile morbo neurodegenerativo: “In Italia ci sono più di un milione di persone malate di questa malattia, ed è una malattia devastante. Io ogni giorno vado lì e le stringo la mano, ma lei è stanca“. Per la donna ormai le condizioni sono disperate: “È una malattia maledetta, perché non c’è una cura. Ormai bisogna imboccarla, una volta ho visto che aveva qualcosa di bianco in bocca, era una pastiglia, l’ho presa e l’ho buttata, ho pensato: ‘Ormai tanto…’“, racconta tra le lacrime la ballerina.

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Il dolore dei familiari

Come racconta la showgirl: “Per i familiari è un dolore vedere una persona che giorno dopo giorno non è più se stessa. Spero che lei non capisca perché magari vive nel suo mondo“. Coinvolte anche le gemelle Aurora e Sofia, di 13 anni, che sono molto presenti per la madre: “Le mie figlie sanno della malattia della nonna e loro quando mi vedono triste mi chiedono ‘È per nonna, vero?’“. A supportarla, oltre ai fratelli, anche il padre: “Ho un papà meraviglioso, che tutti i giorni mi prepara il pranzo ed è un uomo molto forte, stavano insieme da quando avevano 14 anni. Hanno fatto 60 anni di matrimonio, un amore veramente senza fine, e quando magari gli dici ‘Non so se mamma ci riconosce’, lui mi fa: ‘Però noi sappiamo chi è lei’“.

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Matilde Brandi spera che venga accelerata la ricerca per questa malattia: “Nel mondo sono 46 milioni i malati di Alzheimer e si stima che diventeranno 70 milioni. Bisogna fare qualcosa“. La malattia è qualcosa con cui convive da tanto tempo: “Sono ormai tanti anni, da qualche giorno rifiuta il cibo“, spiega, “Vedi questa donna che diventa sempre più piccola. Le medicine l’hanno annientata, quindi è come se fosse in coma, però devi prenderla per metterla seduta…“.  Infine, un’amara consapevolezza dopo tutto il dolore che sta vivendo: “In Italia non c’è l’eutanasia, ma capisco che le persone… È sbagliato dire questo, perché la vita non ha prezzo“.