Mia Martini è rimasta indimenticabile nel cuore dei fan e degli amanti della musica. A ricordarla però più di tutti e a sentirla ancora vicina c’è Loredana Berté che a Vanity Fair.
Loredana e Mimì
“Un istante felice che ricordo? Gli esordi, quando Mimì e io non eravamo nessuno. Se sentivamo che c’era un provino in qualche città, partivamo subito in autostop. Non ci fermava niente, neanche le porte in faccia“. Inizia così il racconto di Loredana Bertè che ricorda quei primi anni in cui ancora sconosciute condividevano la passione per la musica. Una infanzia difficile per entrambe, che le ha segnate irreversibilmente, ma Loredana ha trovato poi un modo per uscirne, se possibile: “Non avevo i soldi per mangiare, figuriamoci se li avevo per la psicoanalisi. Mi sono curata da sola. chiudendo i rapporti con il nucleo familiare: loro non mi appartenevano. Mia madre di noi se ne fregava. Se a 12 anni uscivo di casa, non si accorgeva neanche quando, e se, rientravamo. Non ho mai avuto una famiglia e non mi manca. Non me ne frega niente. Questa è la cosa bella: non soffro più“.
La morte di Mia Martini
Mia Martini è morta il 12 maggio 1995, improvvisamente: “Ho perso due mariti, ma il dolore che ho provato è incomparabile per la perdita di Mimì. Quello sì, non lo auguro a nessuno: è una roba universale. Che non si cancella nel tempo. Sono passati più di 20 anni, sembra ieri. Sono sempre stata consapevole che non avrei raggiunto il suo livello. Non ero invidiosa. Ero orgogliosa di averla accanto. E mi sono sempre accontentata di quello che riuscivo a dare io“.