Terribile lutto per l’atletica. Maura Viceconte è morta a soli 51 anni, dopo aver vinto la sua battaglia contro il cancro. La Viceconte si sarebbe impiccata nella sua casa di Chiusa San Michele, in provincia di Torino. Ancora non si conoscono i motivi del suo gesto, ma tutti ricordano invece in queste ore la sua straordinaria vita da atleta. La Viceconte lascia un figlio di 8 anni, Gabriele.
Un documentario per ricordare le vittorie
Appena due mesi fa, aveva presentato un docu-film, La vita è una maratona – La corsa il modo di vivere, sulla sua vita di atleta con le 14 maratone disputate, e un numero impressionante di vittorie, ma non solo, ha ancora suo un record che resiste da ben 19 anni: quello italiano dei 10 mila metri (31’05”). C’era riuscita in Gran Bretagna nel 2000, ed era stata l’unica azzurra ad aver sfiorato il muro dei 31’ sulla distanza. Una carriera incredibile quindi, che la rende indimenticabile per gli amanti dell’atletica. Il bronzo agli Europei di Budapest del 1998, dice tutto, vince le prove di Roma, Vienna, Venezia, Napoli, Praga, è anche arrivata 12esima ai Giochi di Sidney. La sua carriera impressionante si si chiude nel 2004.

La lotta contro il cancro
Nel 2008 comincia la lotta più dura, quella contro il cancro. L’atleta scopre di avere un carcinoma al seno molto aggressivo che però riesce a sconfiggere. Ci vogliono anni, ma dopo la vittoria contro il cancro, diventa testimonial per l’associazione Salute-Donna di Torino. Una donna impegnata, quindi, non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni al fianco di chi affrontava una battaglia durissima. La Fidal la ricorda ora come una “figura di notevole rilievo nel panorama fondistico nazionale ed internazionale“.
