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Botti a un matrimonio, il cavallo di un corteo funebre si spaventa e muore

Pubblicato: 12/02/2019 15:20

Un pomeriggio dall’epilogo disastroso quello avvenuto a Roccapiemonte, tra Napoli e Salerno. Un cavallo di un corteo funebre, dopo aver sentito i botti sparati per festeggiare un matrimonio nelle vicinanze, ha iniziato a imbizzarrirsi. Dopo essersi staccato dal carro che trainava è scivolato a terra e da lì non si è più alzato. Il fatto ha creato disagi alla viabilità della zona e al proseguimento del funerale.

Il cavallo sente i botti e muore

Durante la celebrazione di un rito funebre a Roccapiemonte, nella zona tra Napoli e Salerno, un gruppo di cavalli neri era stato scelto per trainare il carro contenente la salma. Tra questi uno in particolare, dopo aver sentito i botti esplosi durante il festeggiamento di un matrimonio nelle vicinanze, si è subito spaventato e imbizzarrito.

Cavalli neri

Gli uomini presenti hanno tentato di calmarlo ma quei forti rumori hanno terrorizzato la bestia che è diventata incontenibile. Con estrema forza, complice lo spavento, l’animale è riuscito a sganciarsi dal carro ed è scivolato sull’asfalto della strada. Sembrava solo una semplice caduta per il suolo bagnato dalla forte pioggia del pomeriggio ma, una volta accasciato a terra, il povero animale non è più riuscito ad alzarsi. Ha esalato il suo ultimo respiro ed è rimasto lì, fino al momento in cui non è stato portato via con un autogru. Il fatto ha creato disagi alla circolazione e ai presenti alla cerimonia, obbligati poi a trasportare la bara a spalle fino alla Chiesa di Materdomini.

Gli animali ne pagano le conseguenze

Un caso, quello del cavallo morto letteralmente di paura, che per la sua gravità non sconvolge a sufficienza. Da molto tempo, infatti, le associazioni animaliste si battono per difendere i diritti degli animali che di fronte a fragorosi rumori come quelli dei fuochi di artificio, molto spesso, muoiono per lo spavento. Un destino che riguarda gli uccelli, il bestiame degli allevamenti ma anche gli animali a noi più vicini come cani e gatti. Capodanno è il periodo dell’anno in cui questo pericolo si diffonde a macchia d’olio, tanto da aver portato alcuni comuni italiani a emanare delle ordinanze che ne vietino l’utilizzo, almeno in luoghi pubblici. Come già sperimentato però, questo genere di provvedimenti si appella più al buonsenso comune che all’effettiva applicabilità della norma. Un buonsenso che, molto spesso, non sembra essere presente e al quale è necessario far fronte seguendo semplici consigli, come quelli emanati dalla Lega Nazionale per la Difesa del cane, quando possibile.

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La Lega Nazionale per la Difesa del Cane promuove ogni anno una campagna contro i botti. Nell’immagine quella del 2018 Credits: www.legadelcane.org

@immagine in evidenza. Foto/ www.bellomunno.it