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Strage di Ustica: ministeri della Difesa e dei Trasporti condannati

Pubblicato: 12/02/2019 21:34

Arriva oggi la decisione della prima sezione civile della Corte d’Appello di Palermo che ha confermato la condanna per i ministeri della Difesa e dei Trasporti che dovranno risarcire alcune delle vittime della strage di Ustica del 27 giugno 1980 in cui morirono 81 persone.

La strage di Ustica e le responsabilità

L’incidente che portò il volo Itavia, che viaggiava da da Bologna a Palermo, che si è inabissato nel Tirreno, secondo la Corte d’Appello di Palermo, è da addebitarsi ad un missile. In secondo grado quindi si confermano le responsabilità dei due ministeri che non hanno garantito la sicurezza del volo. I due ministeri dovranno risarcire con 12 milioni i familiari di 7 delle vittime della strage; gli altri 68, infatti, avevano ottenuto il risarcimento nel 2017.

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Antonio Novara, che presiedeva il collegio dei giudici di appello, ha dichiarato oggi quindi inammissibile il ricorso presentato dei legali dei ministeri e ha anche dichiarato la prescrizione per il reato di depistaggio.

relitto ustica
Il relitto del DC-9

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Le prime parole dopo la sentenza

Daniele Ostano, è il legale dei famigliari delle vittime, queste le sue prime parole dopo la sentenza: “Questa sentenza si aggiunge alle numerose altre che, in sede civile, hanno già restituito giustizia ai parenti e verità dei fatti. Questa sentenza, tra l’altro, ha voluto ulteriormente precisare che non vi è mai stato alcun conflitto tra i giudicati penali e quelli civili“. E ancora, in merito ai risarcimenti non ancora pagati dallo Stato: “Ancora ad oggi i Ministeri Trasporti e Difesa hanno ostacolato non solo le legittime aspettative di verità e giustizia ma persino le liquidazioni dei risarcimenti, disattendendo le sentenze e richiedendo di voler interamente compensare tali somme con eventuali vitalizi concessi ai figli delle vittime. Ancora ad oggi, dopo quasi 39 anni, i figli di Ustica non hanno ricevuto alcun pagamento dei risarcimenti decisi da innumerevoli Tribunali e Corti giudicanti. Auspichiamo che chi di dovere, dai ministri al presidente del Consiglio, si imponga per restituire dignità a chi non soltanto ha perso i propri genitori ma che ha subito per decenni gli effetti di un ignobile ed inaccettabile depistaggio e che, adesso, si vede negata la liquidazione di quanto disposto dalle sentenze emesse in nome del Popolo Italiano“.

recupero corpi ustica
Alcune immagini dei corpi recuperati nel mare di Ustica