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Rigopiano, padre a processo: ha rotto i sigilli per portare i fiori al figlio morto

Pubblicato: 21/02/2019 20:41

Alessio Feniello andrà a processo il 26 settembre 2019 per aver rotto i sigilli della zona rossa dell’Hotel Rigopiano. L’azione è stata compiuta per portare dei fiori dove è morto il figlio Stefano, una delle vittime della tragedia che ha causato 29 morti il 18 gennaio 2017. L’uomo, 57 anni, contesta duramente la decisione del giudice che lo aveva inizialmente multato, per poi mandarlo a giudizio dopo l’opposizione al decreto di condanna.

Rigopiano, porta i fiori dove è morto il figlio: a processo

Ho sempre sostenuto che avrei affrontato il processo“, scrive su Facebook Feniello, il padre di Stefano. L’uomo è stato condannato lo scorso luglio a pagare una multa di 4550 euro per aver rotto i sigilli della zona sotto sequestro giudiziario. Un gesto compiuto per portare dei fiori in quel che è rimasto della trappola di cemento e vetro dove il figlio di 28 anni ha perso la vita.

La sua colpa l’essersi introdotto nella zona rossa “abusivamente e permanendovi nonostante ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell’ordine“, come si legge nella richiesta di condanna pubblicata dallo stesso Feniello. Dopo l’opposizione, il giudice del Tribunale di Pescara ha disposto il rinvio a giudizio immediato.

La rabbia di un padre

Una tragedia nella tragedia: Stefano si trovava a Rigopiano insieme alla fidanzata Francesca Bronzi, per festeggiare il compleanno e i 5 anni insieme. Nelle frenetiche ore successive alla valanga sembrava che il 28enne ce l’avesse fatta, con l’inserimento del suo nome nella lista dei sopravvissuti.

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Stefano Feniello
Stefano Feniello. Foto: Facebook

Un crudele scherzo del destino, scoperto poco dopo, che ha ripiombato la famiglia nell’attesa di notizie nei giorni in cui si continuava a scavare per cercare i sopravvissuti. Fino al ritrovamento del corpo, identificato dallo stesso padre.

Per il disastro la Procura ha chiesto il processo a 25 indagati, tra cui l’ex prefetto Francesco Provolo; Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola; Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara.

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Ultimo Aggiornamento: 21/02/2019 20:44

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