Al momento le cause del disastro verificatosi questa mattina nella tratta Addis Abeba- Nairobi sono ancora in fase di verifica. A bordo Boeing 737 della linea Ethiopian Airlines c’erano 157 perone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Fin dall’inizio i soccorritori hanno parlato di nessun sopravvissuto. Tra le vittime si contavano 8 italiani, è da poco giunta la conferma da parte della Farnesina.
Incidente Ethiopian Airlines: arriva la conferma della Farnesina
Sono 8 gli italiani che erano a bordo del volo di linea diretto a Nairobi. Secondo quanto dichiarato a bordo del volo ET302 c’erano 8 italiani e sono fra le vittime accertate. L’unità di crisi della Farnesina, attivata immediatamente dopo il disastro, ha dichiarato di essere in stretto contatto con le famiglie prestando loro tutta l’assistenza necessaria e possibile.
A dare per primo l’ufficialità sulla morte di tutte e 157 le persone a bordo il governo etiope che, con un tweet, annunciava il disastro divulgando un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime.
The Office of the PM, on behalf of the Government and people of Ethiopia, would like to express it’s deepest condolences to the families of those that have lost their loved ones on Ethiopian Airlines Boeing 737 on regular scheduled flight to Nairobi, Kenya this morning.
— Office of the Prime Minister – Ethiopia (@PMEthiopia) 10 marzo 2019
Tra le vittime l’assessore dei Beni Culturali della Regione Sicilia
È Sebastiano Tusa uno degli italiani che si trovava a bordo del volo diretto a Nairobi. Archeologo di fama internazionale, assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia e Sovrintendente del Mare della Regione, si stava dirigendo in Kenya per prendere parte ad un progetto patrocinato dall’Unesco.
Secondo quanto riferito, oltre a Tusa, tra le vittime del disastro aereo ci sarebbero anche 3 volontari appartenenti ad una Onlus di Bergamo. La notizia è ancora in fase di verifica, la loro identità non sarebbe essere stata ancora ufficializzata e le famiglie non ancora avvisate.