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Seviziata e massacrata a colpi di bottiglia dal fidanzato: era geloso

Pubblicato: 11/03/2019 17:14

Nella mattinata di domenica, al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo, si è presentata una donna completamente traumatizzata, piena di lividi e chiaramente vittima di maltrattamenti. Più tardi, alle forze dell’ordine, la ragazza (30 anni) ha raccontato l’incubo in cui si è ritrovata: il fidanzato, in preda a una gelosia folle, l’avrebbe sequestrata per ora in più modi, massacrano e facendole temere per la sua vita. È accaduto a Triuggio (Monza Brianza).

Lui era geloso di lei

Lui, 35 anni, di Sesto San Giovanni, non tollerava l’idea di poterla trovare in compagnia di un altro uomo: così, nella giornata di sabato, era andato fuori dalla sede lavorativa di lei e poi, quando l’aveva vista uscire, l’aveva presa e trascinata in macchina: in quel momento lei era caduta in un vortice di violenza. Una volta rinchiusa in casa, era stata legata e costretta a toccare dei fili elettrici scoperti per prendere la scossa. Il colpo è stato tale che era saltato anche il salvavita della casa. Non è però finita lì: l’uomo, con una bottiglia, l’ha massacrata di colpi su tutto il corpo, e le avrebbe anche attorcigliato un cavo intorno al collo, nel tentativo di strangolarla.

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Immagine di repertorio

L’aveva già picchiata in passato

I maltrattamenti sono andati avanti per ore, fino alle 5 di mattina: poi, la ragazza era riuscita ad arrivare fino in ospedale, in completo shock. Ha ricevuto una prognosi di 22 giorni. A quanto pare in passato l’uomo l’aveva già picchiata ma lei non aveva denunciato per paura.

Questa atroce notizia arriva a pochi giorni dalla morte di Alessandra Musarra, residente a Messina, uccisa a calci e pugni dal fidanzato Cristian Ioppolo. L’uomo, che anche in quel caso pare fosse molto geloso, aveva già picchiato la ragazza in passato. L’omicidio di Alessandra Musarra è avvenuto la vigilia dell’8 marzo, giorno della festa della donna.

musarra e ioppolo
Alessandra Immacolata Musarra e il fidanzato, omicida reo confesso, Christian Ippolo. Fonte/Facebook Alessandra Musarra