Sarebbe proprio Lorenzo Orsetti, fiorentino, classe 1986, l’italiano ucciso dall’Isis che si era trasferito in Siria per combattere a fianco della causa curda. Col nome di battaglia di Tekoser, “lottatore”, Lorenzo era nel Rojava da circa un anno e mezzo. A poche ore dalla notizia della sua morte, annunciata e “pubblicizzata” in primis dai seguaci del Daesh, viene pubblicata anche una sorta di lettera-testamento del trentenne, parole premonitrici o forse solo realiste che raccontano un Lorenzo sereno e senza rimpianti.
Il presunto testamento di Lorenzo: “Non rattristatevi, la mia vita resta un successo”
È il “giornalista combattente”, come lui stesso si definisce, Claudio Locatelli a pubblicare quelle che sono diventate le ultime parole scritte e pubblicate di Lorenzo Orsetti, il trentenne ucciso dall’Isis in Siria.
Ma anche un amico della vittima, Davide Grasso, pubblica su Facebook lo stesso identico messaggio. È come un tam tam che si ripete e che trasporta la “voce”, la speranza, l’anima di Lorenzo per il web. E colpisce dritto allo stomaco di chi legge. “Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo – comincia, funesto, il presunto “testamento di Orsetti – Beh non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così: non ho rimpianti, sono morto facendo ciò che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà”.

Lorenzo ha lavorato per 13 anni nel campo della ristorazione, come riportato da una vecchia intervista al Corriere Fiorentino. Cameriere, cuoco, sommelier per poi sposare la causa del popolo curdo e decidere di lasciare tutto e partire, mettersi in prima linea, combattere gomito a gomito contro lo Stato Islamico.
Orsetti collaborava spesso con radio e giornali italiani per aggiornare i media sulla situazione in Siria, una situazione di guerra, di violenza, di povertà diffuse contro cui il fiorentino lottava strenuamente dal Rojava.
L’orgoglio e lo strazio dei genitori di Lorenzo
“Mi ha telefonato il suo comandante curdo e mi ha detto che Lorenzo è morto insieme a tutti quelli del suo gruppo in un contrattacco dell’Isis stamani – ha dichiarato Alessandro Orsetti, il papà di Lorenzo – Lorenzo è caduto in battaglia. Sembra che il suo gruppo sia stato accerchiato: era con una unità araba, ma non so cosa significhi esattamente da un punto di vista militare.
Li hanno uccisi tutti“.