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Umilia e maltratta la figlia 16enne per farla dimagrire

Pubblicato: 19/03/2019 12:18

L’ossessione per il cibo e la bilancia, la soglia dei 50 kg che non doveva essere in alcun modo superata, le continue umiliazioni e le pressioni psicologiche: in questo contesto viveva immersa una ragazzina di 16 anni in quel di Como, vittima delle ossessioni della madre sulla quale ora gravano le pesanti accuse di maltrattamenti aggravati con obbligo di allontanamento da casa e divieto assoluto di entrare in contatto con la figlia.

Le ossessioni di una madre rigettate sulla salute psico-fisica della figlia

La madre, di 46 anni, non si potrà in alcun modo avvicinarsi alla casa familiare in cui abitano i suoi figli. Un sollievo per la ragazza di 16 anni – il fratello minore non sembra essere stato coinvolto né aver vissuto la stessa pressione psicologica all’interno delle mura familiari – che ha deciso di ribellarsi all’ossessione della madre che le imponeva un regime alimentare condannabile, da fame. Il rapporto con il cibo e l’ossessione per il fisico erano diventati l’incubo della ragazza, oppressa dalla madre quotidianamente, colei che le ha fatto sviluppare gravi disturbi fisici-alimentari.

ragazza seduta per terra mentre si protegge e chiede aiuto
*immagine di repertorio

“Fai schifo con questo peso”

A denunciare quanto subìto dalla 16enne è stata la zia, sorella del padre che in quanto medico non ha potuto fare a meno che accorgersi della gravità della situazione. La denuncia però è giunta solamente mesi dopo, quando l’inferno aveva già risucchiato l’adolescente. I maltrattamenti, disparati, vertevano tutti sulla forma fisica della ragazza a cui spesso e volentieri veniva negato il cibo dalla madre che non voleva ingrassasse nonostante la ragazza accusasse i segni di un sottopeso serio ed evidente. L’unica dieta possibile ammetteva le verdure, i passati, le carote e niente più ma la restrizione alimentare è solamente parte dei maltrattamenti e delle imposizioni subite dalla ragazza. Puntualmente, ogni giorno, la madre obbligava la ragazza – 1,75 di altezza – a salire sulla bilancia. Qualora l’ago avesse superato la soglia dei 50 kg – oltre ben 10 kg in meno del peso ideale –peso massimo ammesso dalla madre, avrebbero avuto luogo le aggressioni fisiche e verbali. “Fai schifo con questo peso… non vedi che fisico ti sta venendo“, le avrebbe ripetuto la madre, accusandola di mangiare cibo spazzatura fuori casa e di avere “problemi alimentari psichiatrici“.

piedi di donna sulla bilancia
*immagine di repertorio

Allontanamento e accusa di maltrattamento aggravato

Anche solo 3 kg in più, in luogo di un sottopeso evidente, avrebbero potuto far saltare i nervi alla madre. In tutto questo la ragazza, vittima delle fissazioni della 46enne, subiva in silenzio, sentendosi umiliata ogni giorno per il suo fisico, costantemente giudicata e sempre in maniera negativa. A raccontare il suo inferno è stato direttamente la ragazza di 16 anni che ha avuto spazio e modo di sfogarsi con i Carabinieri, avvertiti dalla zia. Durante l’incidente probatorio avvenuto a Como, la 16enne ha testimoniato davanti al giudice contro la madre, giudicata “un soggetto in grado di attuare una particolare pressione psicologica nelle relazioni con gli altri… le cui condotte si caratterizzano per una progressiva escalation di offensività“. Per le vessazioni psico-fisiche subite dalla figlia, la madre è stata immediatamente allontanata dal domicilio familiare con divieto assoluto di avvicinarsi alla figlia – in qualsiasi luogo e con qualsiasi strumento – e dovrà ora far fronte alla pesante accusa di maltrattamenti aggravati.