Quella di Graziella Cenci e Valerio Fantinelli è una storia commovente, di un legame diventato indissolubile. Lei, casalinga di 68 anni, ha deciso di donare il rene al figlio 50enne, costretto da anni alla dialisi. Addolorata dalla vita che Valerio stava conducendo, dopo aver verificato la compatibilità, si è subito sottoposta all’intervento per salvarlo. All’ospedale Borgo Trento di Verona hanno scritto insieme un nuovo inizio.
Anni di dialisi e nessun donatore compatibile
Valerio Fantinelli, residente a Marostica, soffriva di una grave insufficienza renale dal 2014. L’uomo per questo motivo doveva recarsi 3 volte a settimana in ospedale per sottoporsi a sedute di dialisi. Le sue condizioni, però, erano in continuo peggioramento e da qui è cominciata l’estenuante attesa di un donatore compatibile. Con il progredire del tempo Graziella, la mamma di Valerio, non ha più voluto essere spettatrice di questa dolorosa realtà. Così a 68 anni ha proposto di donare il suo rene. Una volta accertata la compatibilità, Graziella ha subito l’intervento all’ospedale Borgo Trento di Verona, la città in cui abita.
Una nuova vita per Valerio
L’operazione è avvenuta con successo lo scorso luglio e Valerio dopo un mese di ricovero è tornato a Marostica. Al Corriere della sera ha dichiarato: “Non finirò mai di ringraziare mia mamma, mi ha fatto nascere una seconda volta“. Ora l’uomo lavora in un ristorante della zona, consapevole dell’inestimabile dono che la madre gli ha fatto. Graziella Cenci non si è arresa e anche quando le speranze sembravano scomparse ha poi trovato un nuovo spiraglio, affidandosi allo specialista Luigino Boschiero dell’ospedale Borgo Trento. Per lei vale sicuramente il detto popolare rivolto alla figura materna: “la mamma è come un albero grande che tutti i suoi frutti ti dà e per quanti gliene domandi sempre uno te ne darà”. Anche quando si tratta di una nuova vita.