L’asso vincente del ciclismo italiano, Mario Cipollini, finisce alla sbarra. Il “Re Leone” dovrà infatti presentarsi in aula il prossimo giugno per l’apertura del processo nei suoi confronti, imputato sul quale pendono le pesanti accuse di atti persecutori, lesioni e maltrattamenti ai danni dell’ex moglie Sabrina Landucci.
L’aggressione all’ex moglie Sabrina Landucci
I fatti imputati a Mario Cipollini risalgono al 2017 e le indagini presero avvio dopo la denuncia dell’ormai ex moglie del campione di ciclismo. Era maggio del 2017 quando Sabrina Landucci, già all’epoca sua ex moglie, aveva voluto rivolgersi ai carabinieri dopo essere stata aggredita in palestra da Cipollini. Secondo quanto depositato dalla donna, sorella di un altro famoso sportivo, ex portiere della Juventus e della Fiorentina, l’ex compagno l’avrebbe avvicinata e a seguito di un diverbio particolarmente acceso, l’avrebbe fisicamente aggredita mettendole le mani al collo.
Cipollini rinviato a giudizio
Un episodio di violenza seguito da una visita immediata al pronto soccorso e da una denuncia rivolta proprio contro Cipollini. Oggi, in merito alla vicenda, giungono novità che interessano in prima persona il ciclista campione del mondo. Secondo quanto deciso dal pm, il prossimo 28 giugno Cipollini è atteso in aula per rispondere di “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichicai”. Cipollini è stato dunque rinviato a giudizio per decisione del Tribunale di Lucca. Le accuse a cui dovrà rispondere, come già citato, saranno quelle di maltrattamenti, stalking nei confronti dell’ex Landucci, dalla quale ebbe le sue due figlie Rachele e Lucrezia.
La denuncia per aggressione deposta dalla sorella
Ciò non è nemmeno l’unico caso di violenza in cui Cipollini risulta essere implicato. Il campione del ciclismo originario di Lucca infatti, conta già un precedente per lesioni personali aggravate e minacce continuate anche nei confronti di sua sorella Tiziana. In questo caso, la sorella denunciò di essere stata strattonata più volta e poi fatta cadere a terra, percossa dopo un lungo litigio.