Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, non sarà sfiduciato. Le mozioni erano state presentate dal PD e da Forza Italia ma in Senato non è passata nessuna delle due proposte. Il Senato, quindi conferma, la fiducia al ministro, ma intanto alcune assenze da parte di senatori leghisti non sono passate inosservate. La votazione quindi mostra un Governo compatto, ma qualcuno pensa a qualche malumore tra i leghisti. Arriva il vicepremier Matteo Salvini a smentire tutto: “Non hanno alcun valore politico“.
Le due mozioni
Prima si è votata la mozione del Pd: i voti a favore dell’esponente M5s sono stati 159 mentre, quelli contro 102, gli astenuti 19. Una prima vittoria per Toninelli che poco dopo ne ha incassata un’altra. Al momento di votare per la mozione di sfiducia presentata da Forza Italia i risultati sono stati schiaccianti: sono 157 i contrati, 110 i favorevoli e 5 gli astenuti. Ignazio La Russa, Fratelli d’Italia, ha commentato: “Il governo merita nel complesso la sfiducia. Infatti sull’autorizzazione a procedere su Salvini senza il voto di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, il governo sarebbe caduto non avendo raggiunto il numero prescritto di senatori per accogliere la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Contate i numeri, non siete arrivati a 161, c’è poco da fare. Non avete più i numeri per governare“.
Le parole di Salvini e Toninelli
Il vicepremier Matteo Salvini, impegnato in Basilicata, ha commentato: “Il voto su Toninelli è andato come doveva andare. Tutto bene. Le assenze della Lega? Non hanno alcun valore politico, ma figuriamoci…“. Un fronte unito quindi, Toninelli prima del volto aveva parlato così: “Gli attacchi che mi sono stati rivolti tutti concentrati sulla mia persona e casualmente partiti quando abbiamo messo in discussione il sistema delle concessioni autostradali, rappresentano la miglior prova dell’inconsistenza degli argomenti usati contro il mio operato. C’è ancora tanto da fare per ridimensionare chi ha avidamente divorato il Paese e per rimettere al centro i cittadini. Ma sono orgoglioso di quello ho realizzato come ministro e che abbiamo portato avanti come governo. E rifarei tutto senza esitazioni“.