Una maestra d’asilo che lavorava in una struttura di Varzi, in provincia di Pavia, è stata arrestata stamattina dopo che la Guardia di Finanza ha scoperto che la donna maltrattava i bambini, piazzando delle telecamere nascoste all’interno dell’asilo in cui lavorava. I bambini venivano minacciati, violentemente schiaffeggiati, costretti a mangiare o lasciati senza cibo per tutto il giorno. Nel video si sente il rumore degli schiaffi inferti dalla maestra ai bambini e il pianto disperato dei piccoli.
I terribili maltrattamenti
Dalle immagini catturate dalla Guardia di Finanza grazie alle telecamere nascoste, sono emersi i maltrattamenti cui la maestra d’asilo sottoponeva i bambini. Schiaffi, botte, strattonamenti e minacce, questo il trattamento riservato ai bambini. La donna diceva ai bimbi: “Se vomiti ti metto fuori“, e “Poi se diventi blu (riferendosi ai lividi causati dagli schiaffi, ndr) qualcosa faremo, dai“. Queste le parole che la maestra rivolgeva ai piccoli dopo averli picchiati, bimbi piccoli di 3 anni e anche meno. Venivano anche lasciati senza cibo per tutto il giorno se secondo la maestra non ci comportavano bene o costretti a mangiare con la violenza. Tutto quanto accadeva davanti agli occhi di due collaboratrici che non facevano nulla per impedire i maltrattamenti e che adesso si trovano indagate. Nel video, si sente il rumore degli schiaffi e i pianti dei bimbi bambini disperati. Immagini terribili che hanno documentato le violenze sui piccoli e che hanno portato gli inquirenti ad arrestare la maestra d’asilo.
La maestra d’asilo in manette
Le scene raccapriccianti catturate dai sistemi di videosorveglianza nascosti installati dalla Guardia di Finanza all’interno dell’asilo nido di Varzi, hanno fatto scattare le manette per la maestra. Contro di lei, è stata disposta una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguita questa mattina. Le accuse contro la maestra d’asilo sono di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione verso i piccoli che frequentavano la struttura di Varzi. Le due collaboratrici che assistevano ai comportamenti violenti della donna e che si sono rese complici degli episodi di violenza sui bambini si trovano indagate a piede libero.
