Vai al contenuto

Sandra Milo soffocata dal fisco: “Ho pensato seriamente al suicidio”

Pubblicato: 05/04/2019 18:23

Sandra Milo ha problemi con il fisco che la assillano, le impediscono di viversi e godersi serena la vita come merita. Erano 3 milioni, poi sono diventati 850mila: il denaro è un pensiero costante della famosissima attrice italiana che, parlando a braccio a Silvia Toffanin a Verissimo, non ha nascosto il pensiero di farla finita.

Sandra Milo e i problemi con l’Agenzia delle Entrate

Negli anni il piccolo problema economico è diventato un pavimento di sabbie mobili che l’hanno lentamente aggredita, intrappolata e che ora la stanno risucchiando. Il problema con il fisco è grave, serio e continua ad opprimere la celeberrima Sandra Milo, attrice classe ’33. Sono anni che l’attrice vive angosciata dal pensiero di lavorare senza riuscire a togliersi il problema dei debiti. ” Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione, ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare” ha raccontato la Milo a Silvia Toffanin, visibilmente provata.

primo piano di sandra milo vestita di rosso
Sandra Milo nello studio Rai

Lavoro, lavoro ma non guadagno niente”

La Milo si è mostrata al pubblico – nella puntata di Verissimo che andrà in onda il prossimo 6 aprile – particolarmente stressata, in lacrime, totalmente distrutta. “Lavoro, lavoro ma non guadagno niente perché va tutto all’Agenzia delle Entrate. Mi hanno confiscato tutto“, ha concluso la Milo. Poi il pensiero al suicidio da cui la Toffanin ha provato a dissuaderla: “Potrei fare un gesto estremo. In questo periodo ho pensato seriamente al suicidio. Magari – continua sempre la Milo – Questa è l’ultima intervista che rilascio, voglio ritirarmi dalle scene, non ce la faccio più“. Lo Stato al principio le aveva chiesto 3 milioni di euro che sono poi diventati 850mila, dopo essersi accorti di un errore.

silvia toffanin abbraccia sandra milo
Silvia Toffanin e Sandra Milo nello studio di Verissimo

Il pensiero al suicidio

Tuttavia, in questo difficilissimo periodo ci sono stati amici e colleghi – cita Costanzo – che l’hanno aiutata a far fronte alle ingenti spese, atto che ha apprezzato ma che ha dovuto suo malgrado subire: “Mi sento vittima di un’ingiustizia. Perché il mio Paese mi tratta così? Io non sono una criminale. Mi hanno aiutato molti amici ma non possono continuare a farmi della beneficenza“. E ancora, il pensiero sulla fine della vita: “Il suicidio potrebbe essere una scossa, un modo per cambiare le cose. C’è un sacco di gente che si è suicidata per una situazione come la mia“.

*immagine in evidenza: Rai