Ioana ha perso il suo secondo figlio sull’asfalto, in mezzo al traffico, mangiata dall’impotenza di non poterlo aiutare. È lei la mamma che ieri, in mezzo alle macchine ferme sulla Colombo, a Roma, ha dovuto soccorrere suo figlio colto da un malore fatale, e lo ha visto morire poco dopo. Adesso, toccherà ai magistrati cercare di capire se c’erano dei margini per capire se Antonio, 8 anni, avrebbe potuto essere salvato.
Aveva avuto crisi respiratorie
Antonio aveva problemi respiratori: proprio quella mattina doveva andare a una visita allergologica, al San Camillo, per capire se c’erano dei problemi. lo racconta la madre a Il Messaggero: “Avevo già portato Antonio per cinque volte al pronto soccorso del Bambino Gesù. L’ultima, il 2 aprile, era stato colto da una crisi respiratoria proprio mentre stava dall’allergologo, il dottore lo ha trasferito subito in pronto soccorso con l’ambulanza, dove gli hanno dato il cortisone, lo hanno stabilizzato e rimandato a casa. Io non ero tranquilla, la notte respirava sempre male e volevo il parere di un altro medico”.
Incognite sul ruolo del traffico
Non è però chiaro se le cose sarebbero andate diversamente se l’auto della donna non fosse bloccata in mezzo al traffico: “Non ho idea, ma c’era molto traffico. Lunedì parlerò con il magistrato. Ho un altro figlio più grande che è fuori Roma e a cui devo dire che il fratellino è morto, non so come fare. Loro sono la cosa più bella che ho avuto dalla vita”.
Antonio andava a scuola alla Tullio Zevi di Casal Polacco: a scuola sapevano dei suoi problemi respiratori. A breve avrebbe scoperto se aveva problemi allergologici: “Dovevamo verificarlo con le prove, ma non le aveva ancora fatte. Qualunque sia il motivo però, niente me lo restituirà“.
(in alto: immagine di repertorio)