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Umbria, scandalo Sanità: arrestati assessore e dirigente regionale del PD

Pubblicato: 12/04/2019 22:03

Un sistema clientelare che ha favorito alcune assunzioni dell’Azienda ospedaliera dell’Umbria. Trema la Regione, che vede indagati anche la presidente Catiuscia Marini, del PD, e agli arresti domiciliari l’assessore alla Sanità Luca Barberini e il segretario dei dem umbri Gianpiero Bocci. La Procura di Perugia ha sottoposto ad indagini preliminari 35 persone.

Umbria, assunzioni irregolari: indagati i vertici della Regione

La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici dei vertici della Regione Umbria, a guida PD. Coinvolti nelle indagini per favoreggiamento, abuso di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio e falso la presidente Catiuscia Marini, l’ex sottosegretario all’Interno e deputato Gianpiero Bocci, l’assessore alla Sanità Luca Barberini e 6 dirigenti dell’azienda. Ci sono, secondo i magistrati, presunte irregolarità nell’assunzione di personale: gli indagati avrebbero inficiato nei concorsi in almeno 8 occasioni, favorendo circa 30 persone.

La presidente Catiuscia Marini e l'assessore Luca Barberini
La presidente Catiuscia Marini e l’assessore Luca Barberini

Scattano gli arresti domiciliari

Nel caso di Bocci e Barberini, la Procura ha ritenuto opportuno sottoporli a misura cautelare. Secondo il gip l’ormai ex segretario PD dell’Umbria ha mostrato la “capacità (…) di interferire con l’attività di indagine con condotte favoreggiatrici nei confronti degli altri indagati“, come si legge nelle carte dell’inchiesta riportate da Adnkronos. Bocci, continua il gip, “sfruttando conoscenze acquisite nell’ambito istituzionale e in particolare tra ufficiali di polizia giudiziaria” può “porre in essere altre condotte analoghe a quelle già approfondite con conseguente pregiudizio per le indagini“. Agli arresti domiciliari anche  Emilio Duca, dg dell’Azienda e Maurizio Valorosi, direttore amministrativo.

Il “sistema” e le reazioni della politica

Quello che le indagini stanno portando alla luce è un sistema consolidato, un “meccanismo clientelare diffusissimo di cui gli stessi indagati sembrano essere in qualche misura dei semplici ingranaggi“.

Gianpiero Bocci. Foto: http://www.gianpierobocci.it
Gianpiero Bocci. Foto: http://www.gianpierobocci.it

A margine di quanto emerso non sono mancate le reazioni del mondo politico. Matteo Salvini ha chiesto l’immediato ritorno al voto: “Senza entrare nel merito degli ultimi arresti, i cittadini dell’Umbria sono malgovernati da troppo tempo; elezioni regionali subito!“. Il ministro della Sanità Giulia Grillo ha scritto su Facebook: “Spezzare il legame politica-poltrone è una nostra battaglia storica che acquisisce ogni giorno più significato alla luce di episodi come questo. Le indagini faranno il loro corso e non entro nel merito specifico, ma voglio ribadire l’urgenza di riaffermare che la trasparenza, il merito e l’assenza di conflitti di interesse sono punti di partenza necessari e imprescindibili per ogni nomina nella sanità“.

Zingaretti nomina Verini nuovo segretario del PD Umbria

Immediata anche la reazione del PD, con il segretario Nicola Zingaretti che ha proceduto alla nomina di Walter Verini al vertice della Federezione regionale, posta sotto commissariamento. Il neo segretario Verini ha risposto al ministro dell’Interno: “Salvini non ha i titoli etici per parlare e darci lezioni, finché non restituirà i 49 milioni che la Lega deve agli italiani“.