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Nicola Zingaretti: chi è, nel privato, il nuovo segretario del PD

Cosa c'è da sapere sulla vita di Nicola Zingaretti? Non solo un politico, ma soprattutto un uomo che ama stare con la propria famiglia
Nicola Zingaretti: chi è, nel privato, il nuovo segretario del PD

Il Partito Democratico, dopo le primarie di domenica 3 marzo, ha un nuovo leader: Nicola Zingaretti. Oltre il 65% dei partecipanti ha votato per lui: si può quindi dire che Zingaretti abbia riscosso un discreto successo. Ma chi è davvero il segretario del PD? Cosa sappiamo della sua carriera precedente? Ma soprattutto, cosa sappiamo della sua vita privata, dell’uomo oltre la politica?

Una carriera precoce

Zingaretti ha cominciato a muoversi nel mondo della politica alla giovane età di 17 anni. Sembra, però, che quel mondo lo abbia in primo luogo travolto: “Sai quando cammini sul bagnasciuga, tu non te l’aspetti, lei arriva, e ti ritrovi tutto bagnato?

Ecco per me la politica è stata una cosa così. Non l’ho mai scelta, mi ci sono trovato in mezzo, zuppo” afferma Zingaretti con una brillante metafora durante una intervista a Vanity Fair. Il suo primo passo è stato in direzione di una politica pacifista: nel 1982 ha fondato l’associazione di volontariato antirazzista “Nero e non solo”. È stato Segretario Regionale del Lazio, consigliere comunale a Roma, parlamentare europeo e presidente della Provincia di Roma. Il 2013 ha segnato l’inizio della sua presidenza della Regione Lazio: nel 2018 è stato poi riconfermato in questo ruolo (caso unico nella storia della regione).

Particolarmente cari gli sono sempre stati i temi relativi all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e alla legalità.

Nicola Zingaretti: chi è, nel privato, il nuovo segretario del PD

Nicola Zingaretti. Fonte: ANSA

I tre fratelli Zingaretti

Nicola Zingaretti è nato a Roma l’11 ottobre del 1965. È privo di un titolo di laurea, e possiede la licenza di Scuola Media Superiore. Ha un fratello maggiore, Luca, attore noto per l’intramontabile interpretazione del commissario Montalbano; ma ha anche una sorella, Angela, che lavora in banca. In un’intervista a Vanity Fair definisce se stesso riflessivo, Luca irascibile e Angela organizzativa.

I tre fratelli Zingaretti sono molto uniti: i genitori hanno sempre insegnato loro la gioia della condivisione e del rispetto reciproco. Quando gli impegni glielo consentono, la domenica si riuniscono nella casa materna.
Una storia curiosa proviene dal passato della loro famiglia: nel 1943 i nazisti sono entrati a casa dei nonni materni dei fratelli Zingaretti, poiché il nonno era ebreo. Ma la nonna, sola in casa, ha avuto la prontezza di mostrare i documenti con il suo cognome da nubile: un gesto che ha salvato la vita a lei e alla figlia.

Un gesto senza il quale i fratelli Zingaretti ora non sarebbero qui.

Nicola Zingaretti: chi è, nel privato, il nuovo segretario del PD

Nicola e Luca Zingaretti. Dal profilo Instagram di Nicola Zingaretti

Un uomo di famiglia

La moglie di Nicola Zingaretti si chiama Cristina. I due sono legati sin dai tempi del liceo, nonostante qualche tira e molla.

Ora sono sposati da 20 anni. Cristina viene descritta dal marito, a Vanity Fair, come una donna molto riservata ed eticamente molto rigorosa: “ha dei principi e vive su questi principi senza farsi e fare sconti. Una cosa bellissima, questa, che ha trasmesso alle nostre figlie. Io sono un po’ più morbido e infatti le ragazze mi sgridano.

Se metto i piedi sul divano, urlano tutte”.
Le figlie di Nicola e Cristina sono due: Flavia e Agnese, di 13 e 17 anni. Zingaretti racconta così il suo legame con la famiglia: “La nascita delle mie figlie mi ha reso inconcepibile l’idea di trascurare la famiglia. Non esiste che io non vada a una loro recita scolastica perché ho un appuntamento istituzionale. Non potrei fare un lavoro che mi isola da loro e da mia moglie”.
Un uomo di famiglia, quindi, che ama la vita domestica nella sua casa di Prati e che non vuole rinunciare alla tranquillità e alla privacy lontano dai riflettori: “È la normalità che aiuta a restare umani.

Io faccio la spesa, cucino, prendo l’autobus, ma senza fotografi intorno. Se vedi le persone solo ai comizi non le comprenderai mai”.

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