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Elena Ceste: la figlia vittima di stalking da parte di un’amica del padre

Pubblicato: 13/04/2019 17:02

Elisa Buoninconti è una delle figlie di Elena Ceste, la più grande, appena maggiorenne. Per tre mesi è stata vittima di stalking da parte di una donna di 57 anni di Pisa, un’amica del padre. La donna ha tartassato la ragazza con messaggi e telefonate per farla riconciliare con il genitore condannato a 30 anni per l’omicidio della moglie

Elisa, la più grande delle figlie 

Elisa ha appena compiuto 18 anni, qualche tempo fa aveva scritto una straziante lettera per la madre, uccisa nel 2014. La ragazza è cresciuta, insieme ai suoi fratelli, con i nonni materni, dopo che il padre è stato arrestato. Non è stato facile per i ragazzi crescere senza la mamma, a maggior ragione sapendo che chi gliel’ha portata via è stato proprio l’altro loro genitore. E, adesso, un’altra vicenda che tira in ballo e tormenta una delle figlie della donna. La più grande, Elisa, è stata vittima di stalking per tre mesi. Una donna 57enne di Pisa, sedicente amica del padre, ha più volte tentato di convincere la 18enne a riallacciare i rapporti con il padre in carcere. Messaggi e telefonate continue, finché il nonno materno, tutore della ragazza, ha denunciato quanto stava accadendo. 

La donna sarebbe anche andata in carcere a trovare Michele Buoninconti. Fonte: Chi l'ha visto?/Facebook
La donna sarebbe anche andata in carcere a trovare Michele Buoninconti. Fonte: Chi l’ha visto?/Facebook

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Gli avvocati della famiglia di Elena Ceste

A seguito della denuncia, il pm ha disposto che venissero eseguite delle indagini, nel corso delle quali, le forze dell’ordine hanno anche perquisito la casa della 57enne pisana. All’interno vi hanno trovato delle lettere inviate alla donna da Michele Buoninconti. Il padre della ragazza chiedeva all’amica di avvicinare la figlia e convincerla a dargli un’opportunità di riconciliazione. Il caso è ora al vaglio del tribunale di Asti. Intanto, però, Elisa, in qualità di parte lesa, ha annunciato, attraverso i suoi avvocati, che se si dovesse tenere un processo si costituirà parte civile

Tribunale di Asti. Immagine: Google Maps
Tribunale di Asti. Immagine: Google Maps

Uno dei legali della famiglia di Elena Ceste, Deborah Abate Zaro, a proposito della vicenda, ha detto: “Elisa non vuole nulla da quella signora, per questo nel caso ci sia un processo abbiamo chiesto un risarcimento simbolico di un euro. In ogni caso con la controparte stiamo valutando il percorso più idoneo per chiudere la vicenda senza arrivare in aula. Nel caso dovesse arrivare magari una lettera di scuse potremmo anche decidere per il ritiro della querela“.