Continua a precipitare in una spirale di violenza la Libia, da quando il generale Haftar ha iniziato la sua avanzata nell’Ovest del Paese. Sale il numero delle vittime, mentre i civili fronteggiano una situazione sempre più disperata, bloccati a Tripoli, la capitale assediata. Intanto domani in Italia si terrà l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri del Qatar, che appoggia il governo internazionalmente riconosciuto di Fayez al-Serraj.
Libia sotto assedio: continuano gli scontri alle porte di Tripoli
Nonostante le forze di Serraj stiano tenendo testa all’offensiva di Haftar, gli scontri si fanno sempre più cruenti.
Come riporta l’ANSA, per il momento il presidente del Governo di Accordo Nazionale spalleggiato dalle Nazioni Unite sta difendendo la capitale senza ricorrere ad armi pesanti, e il generale della Cirenaica fatica ad avanzare. In spregio agli accordi internazionali, Haftar ha bombardato una scuola fortunatamente vuota a Ain Zara, terrorizzando la popolazione civile.
#LibyaCrisis casualties are 682: 121 dead and 561 wounded. WHO sending medical supplies, health staff support for first- and second-line responders. #Tripoli @OCHA_Libya @UNSMILibya @WHOEMRO @UNHumanRights
— World Health Organization in Libya (@WHOLIBYA) April 13, 2019
Nonostante Haftar abbia conquistato diverse città a pochi chilometri dalla capitale, le zone sono state riprese dalle truppe accorse per difendere Tripoli. Le offensive continuano e un nuovo fronte, secondo Reuters, potrebbe aprirsi presto nelle città portuali di Es Sider e Ras Lanuf, snodi centrali per l’industria petrolifera.
L’agenzia stampa italiana ha intervistato Abuseid Shwashli, generale che prende parte alla difesa: “Quelli di Haftar hanno armi più moderne, ma non le sanno usare. Sono soprattutto reclute, meno del 20% delle loro forze ha esperienza, e combattono per lo stipendio oppure perché sono costretti. Se dovesse arrivare quell’ordine, saremmo costretti a fare terra bruciata“.
Migliaia di civili bloccati a Tripoli: salgono le vittime
Come riporta l’Organizzazione mondiale della sanità in Libia, le vittime dello scontro sono salite a 121, con 560 persone rimaste ferite dall’inizio delle ostilità lo scorso 4 aprile.
Come riporta la CNN, le Nazioni Uniti riportano di continui attacchi a veicoli e personale medici, con 8 ambulanze distrutte.
Tra le vittime ci sono almeno 28 bambini, mentre 30 donne hanno denunciato violenze sessuali di cui 6 hanno perso la vita, secondo quanto riferito dall’ANSA. Nella capitale scarseggiano le provviste mediche.

Haftar incontra al-Sisi. Domani vertice a Roma con il Qatar
Il generale Haftar è intanto volato in Egitto, dove ha incassato l’appoggio del presidente Abdel Fattah el-Sisi.
Ad appoggiare l’avanzata verso la Tripolitania l’Arabia Saudita, che secondo il Wall Street Journal finanzierebbe le operazioni del LNA (Libya National Army), e la Russia. Sul fronte opposto domani a Roma atterrerà Mohammmed Bin Abdulrahman Al Thani, membro della famiglia reale e ministro degli Esteri qatariota. La Francia e l’Italia stanno gestendo la crisi, nonostante non siano mancate tensione tra i due Paesi membri dell’Unione Europea.